Ucciso nel Napoletano: domani udienza convalida fermo del 17enne

Ucciso nel Napoletano: domani udienza convalida fermo del 17enne
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Il Messaggero Veneto INTERNO

Si svolgerà domani mattina alle 11 l'udienza di convalida del fermo del minorenne accusato dell'omicidio di Santo Romano, il ragazzo di 19 anni deceduto a causa delle gravissime ferite riportate dopo essere stato raggiunto al petto da un colpo di arma da fuoco a San Sebastiano al Vesuvio. Difeso dall'avvocato Luca Raviele, il 17enne che ha confessato di avere fatto fuoco con una pistola (che al momento però non è stata ancora rinvenuta dalle forze dell'ordine) ma di averlo fatto per una sorta di legittima difesa dopo che sarebbe stato circondato da alcuni ragazzi, comparirà davanti ai giudici del tribunale per i minorenni di Napoli (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altri media

Un soggetto altamente pericoloso, capace di sparare contro persone inermi. È l’identikit che emerge dalle indagini sul 17enne fermato per l’omicidio di Santo Romano, 19 anni, promessa del calcio, ucciso con un colpo al petto sabato notte nella piazza del Comune di San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli (La Repubblica)

È lì che ha concluso la serata il minorenne di Barra, secondo quanto raccontano gli scanner delle targhe che quel percorso lo hanno monitorato. Quattordici chilometri. (Corriere della Sera)

Gli interrogativi sono ancora tanti, uno su tutti: dov'è l'arma del delitto? Partiamo dalla certezze. Santo Romano, il dolore e la rabbia di mamma Mena: « Non so come si fa a vivere senza un figlio». (leggo.it)

Confessa il killer di Santo: "Ho sparato, ma per difendermi"

A cura di Peppe Pace 1 (Fanpage.it)

Il papà di Francesco Pio Maimone: "Ora basta violenza" "Servono interventi concreti e urgenti" (Ottopagine)

«Si, ho sparato io. L'ho fatto solo per difendermi». Confessa dopo un lungo interrogatorio il 17enne che venerdì notte ha ucciso a colpi di pistola Santo Romano, 19 anni. Giovane promessa del calcio di una squadra dell'Eccellenza Campania, «Santino» era intervenuto in piazza per difendere un amico in una lite scoppiata per una cosa da niente fra due gruppi di ragazzi. (il Giornale)