Israele, l’esercito: distrutto un intero villaggio pieno di armi. “Era la ‘fossa di Hezbollah’”

– Dopo dieci giorni di intensi scontri, l’esercito israeliano ha fatto saltare in aria completamente con decine di tonnellate di esplosivo il villaggio di Muhabbab, dove era stato insediata la cosiddetta 'fossa di Hezbollah', il centro della gestione dei combattimenti nel sud del Libano. L'Idf ha trovato in tutte le case depositi di munizioni e dispositivi avanzati, il più grande arsenale scoperto finora, centinaia di cariche, mine anticarro, lanciatori, missili a spalla, bombe. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Giorgia Meloni alza la voce anche in Senato. Martedì 15 ottobre, durante le comunicazioni all’Aula in vista del Consiglio europeo, la premier ha attaccato Netanyahu e Israele per gli attacchi a Unifil, annunciando poi che andrà presto in Libano (Virgilio Notizie)

Attacchi a Unifil, Meloni: "L'atteggiamento di Israele è ingiustificabile, pretendiamo sicurezza per i nostri soldati" (La Stampa)

Benjamin Netanyahu ha respinto le accuse della comunità internazionale - ancora oggi rinnovate da Giorgia Meloni in Senato - sugli attacchi deliberati delle truppe israeliane all'Unifil nel sud del Libano, ma ribadito che per la loro sicurezza, i caschi blu dovrebbero allontanarsi dalle zone di combattimento. (L'HuffPost)

Libano, raid di Israele sulla periferia sud di Beirut

Il giorno passato, le truppe hanno eliminato numerosi terroristi durante scambi a fuoco e attacchi aerei. «La 98/ma divisione - si legge nella nota diffusa su Telegram - continua a condurre limitate, localizzate e mirate attività operative nel sud del Libano contro obiettivi e infrastrutture legate ad Hezbollah (Corriere della Sera)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è tornato a chiedere che le forze di pace dell'Onu "lascino temporaneamente la zona di combattimento" nel sud del Libano. Italia e Unione Europea esortano al rispetto del personale Onu dopo i recenti attacchi alla missione Unifil PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Si attende la risposta dello Stato ebraico all'Iran, che dovrebbe arrivare prima delle presidenziali americane (LAPRESSE)