Medio Oriente, le notizie di oggi. Israele, migliaia tornano in piazza: chiedono accordo su ostaggi
Il nuovo governo della Siria dovrà prevedere nel suo programma lo svolgimento di elezioni, promette il leader jihadista Jolani. Mosca prosegue intanto il ritiro dal Paese mediorientale. Sol fronte israelo-palestinese, un alto funzionario di Hamas afferma che "c'è un'eccellente opportunità" per annunciare un accordo sugli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza entro fine anno se Trump riesce a convincere Netanyahu (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Temo che se la situazione non verrà gestita nel modo giusto sia dai siriani che dalla comunità internazionale, sia possibile una nuova svolta in peggio". Lo ha detto Geir Pedersen, inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Siria, trovata una nuova fossa comune alle porte di Damasco che conterrebbe "500mila corpi", Mouaz Moustafa, direttore della Syrian Emergency Task Force aveva dichiarato: "Era una delle 5 identificate nel corso degli anni". (Il Giornale d'Italia)
Roberto Paglialonga – Città del Vaticano Mentre continuano a essere trovate tracce e testimonianze dei crimini commessi dalla precedente amministrazione in Siria — una fossa comune con almeno 100.000 corpi di persone uccise dal governo del deposto presidente, Bashar al-Assad, sarebbe stata trovata fuori Damasco, secondo una denuncia del capo dell’ong Syrian Emergency Task Force, Mouaz Moustafa, ripreso da Al Jazeera — le Nazioni Unite, con l’inviato speciale, Geir Pedersen, evidenziano che «la guerra purtroppo ancora non è finita», esprimendo preoccupazione per una possibile escalation militare, anche a causa dei tentativi di insediamento israeliano sul Golan. (Vatican News - Italiano)
L’inviato speciale delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha chiesto «elezioni libere e giuste» e assistenza umanitaria per la Siria, esprimendo la speranza di una soluzione politica nel nord-est, dopo la cacciata di Bashar al-Assad questo mese. (Gazzetta del Sud)
Secondo quanto diffuso dal canale Telegram dell’ormai ex gruppo terroristico, nato da una costola di Al-Qaeda, al Jolani – all’anagrafe Ahmad al Sharaa – e il rappresentante Onu hanno discusso della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza dell’Onu. (Contropiano)
Il consiglio di sicurezza dell'Onu chiede anche alla Siria e ai Paesi vicini di evitare qualsiasi azione che possa mettere a rischio la stabilità regionale. E' quanto si legge in una nota, dove si sottolinea che è necessario consentire ai siriani di determinare il "loro futuro". (Tuttosport)