È morto Peppino Rotunno, direttore della fotografia di Visconti e Fellini
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Un'altra candidatura agli Oscar inglesi l'aveva ricevuta nel 1976 per Il Casanova di Federico Fellini.
È morto Giuseppe Rotunno, da tutti conosciuto come Peppino, uno dei più grandi maestri della fotografia mondiale, collaboratore di Luchino Visconti e Federico Fellini.
È stato il primo direttore della fotografia non americano ad essere ammesso all'ASC (American Society of Cinematographers) nel 1966
Anche se le collaborazioni più fruttuose sono state quelle con Luchino Visconti e Federico Fellini. (RagusaNews)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nato a Roma il 19 marzo 1923, nel 1938 in seguito alla morte del padre, proprietario di una sartoria, Rotunno abbandonò gli studi per aiutare la famiglia. Bob Fosse, intenzionato a far rivivere in un musical crepuscolare i fasti della fantasia felliniana, scritturò Rotunno per All that jazz – Lo spettacolo comincia (1979) (Il Fatto Quotidiano)
Addio al leggendario direttore della fotografia di Cinecittà e Hollywood Giuseppe 'Peppino' Rotunno, collaboratore di grandi registi come Luchino Visconti, Federico Fellini, Mario Monicelli, Lina Wertmüller, Alan Pakula, Robert Altman e Sydney Pollack. (La Stampa)
Infatti è morto un grande fotografo, che aveva lavorato anche con Federico Fellini. Altro grande lutto nel mondo del cinema. (YouMovies)
L’apprezzatissimo direttore, conosciuto come Peppino, nel corso della sua brillante carriera ha collaborato con grandi registi come Vittorio De Sica, Pierpaolo Pasolini, Lina Wertmuller e Roberto Benigni. (Inews24)
Sensibile interprete della tradizione realista, dapprima nel bianco e nero e poi anche nel colore, Rotunno ha firmato la fotografia di capolavori come «Amarcord», «Il gattopardo», «Rocco e i suoi fratelli» e «La Bibbia». (Il Gazzettino)
Sensibile interprete della tradizione realista, dapprima nel bianco e nero e poi anche nel colore, Rotunno ha firmato la fotografia di capolavori come «Amarcord», «Il gattopardo», «Rocco e i suoi fratelli» e «La Bibbia». (Il Messaggero)