La Siria invia rinforzi nella regione di Aleppo dopo l'attacco a sorpresa dei ribelli

Domenica l'esercito siriano ha inviato rinforzi per impedire agli insorti di avanzare nella campagna settentrionale nella provincia di Hama, dopo aver conquistato Aleppo PUBBLICITÀ I ribelli jihadisti guidati da Hayat Tahrir al-Sham hanno conquistato la maggior parte della città di Aleppo, in Siria, a seguito di un'offensiva a sorpresa. Successivamente, hanno affermato di essere entrati anche nella città di Hama. (Euronews Italiano)

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SIRIA (Limes)

Perché la prima considerazione è proprio questa: quanto ora accade nel Nord del Paese, con l’improvvisa esondazione dalla provincia di Idlib di colonne di islamisti che in qualche giorno hanno preso Aleppo e si sono avvicinati all’altra grande città (900mila abitanti) di Hama, 200 chilometri più a Sud, non è una «cosa nuova» ma la ripetizione di quanto avevamo visto tra il 2011 e il 2015, cioè fino a quando l’intervento militare russo rovesciò l’andamento delle operazioni a favore di Bashar al-Assad. (L'Eco di Bergamo)

Aleppo è sotto il controllo del governo siriano dal 2016, dopo una decisiva vittoria delle forze sostenute dalla Russia. In un video girato vicino all'Ospedale Universitario di Aleppo, persone corrono poco prima delle esplosioni, confermate da immagini satellitari. (la Repubblica)

Aleppo ai jihadisti, Putin bombarda

Il filmato, nel quale si sentono i ribelli festeggiare e sparare in aria, è stato girato dal giornalista turco Ibrahim Bozan che lo ha poi diffuso sui suoi canali social. Nella notte fra venerdì e sabato i ribelli Hay’at Tahrir al-Sham (Hts) e altre fazioni ribelli che hanno lanciato un’offensiva contro le forze del regime siriano sono penetrate in alcuni quartieri di Aleppo in Siria e hanno il controllo della maggior parte della città, dei centri governativi e delle prigioni. (LAPRESSE)

Ed hanno atteso il momento più propizio, con i tre principali alleati del regime in difficoltà – Iran, Hezbollah – o perché impegnati su altri fronti, ossia la Russia in Ucraina. L’attacco era stato quasi annunciato, presentato come la «Risposta all’aggressione» (i continui bombardamenti da parte dei lealisti sulle zone abitate). (Corriere della Sera)

Almeno 410 morti dall’inizio dell’offensiva. Ucciso nei raid russi il capo dei ribelli sunniti. (La Verità)