Ue, piange il telefono. Schlein: «Su Fitto ho cercato Meloni ma non mi ha risposto»
Irrompono anche gli squilli a vuoto, nella delicata questione del voto sulla commissione Ue, previsto per il prossimo 27 novembre. Con una maggioranza Ursula sempre più debole e i veti incrociati che stanno facendo seriamente vacillare l'asse Ppe-Socialisti e rimettendo in discussione l'intero collegio dei commissari, a partire dal nostro Raffaele Fitto, la questione sulla sponda italiana si sta trasformando in un caso politico dal difficile sbocco. (Il Dubbio)
La notizia riportata su altre testate
Così in un appello congiunto di Romano Prodi e Mario Monti. «Abbiamo auspicato per anni che le scelte dell'Unione Europea fossero animate dal dibattito tra le forze politiche, anche per accrescere nei cittadini la consapevolezza delle grandi poste in gioco. (ilmessaggero.it)
Quella che doveva essere una pura formalità in nome di un accordo di non belligeranza nella nuova maggioranza al Parlamento europeo ogni ora che passa si sta trasformando nella più grave crisi politica che l’Europa rischia di dover affrontare. (Il Fatto Quotidiano)
Perché ai «Responsabili» era chiaro che il partito si sarebbe infilato in un cul-de-sac se la segretaria si fosse messa di traverso al «candidato italiano». È quel pezzo di classe dirigente che per settimane ha esortato Schlein a non commettere l’errore di opporsi alla vicepresidenza Fitto nella Commissione Europea. (Corriere Roma)
Ieri il capo dello Stato ha ribadito che l'unità, la coesione, non è antitesi alla dialettica politica, ma è «il quadro in cui questa dialettica e questa contrapposizione si articola che è l'interesse nazionale del nostro Paese». (il Giornale)
– È una partita allo sfinimento quella che sta cercando di portare Raffaele Fitto e Teresa Ribera alla vicepresidenza della Commissione Ue. I tre partiti della maggioranza Ursula II, Ppe, S&D e Renew, sono entrati in riunione nel pomeriggio per andare avanti tutta la notte, salvo una pausa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
E dopo giorni di accuse, minacce reciproche e trattative, l'impasse tra popolari, socialisti e liberali si è sbloccato suggellando un fragile patto europeista che blinda i due vicepresidenti esecutivi Raffaele Fitto e Teresa Ribera, casus belli di uno scontro politico ben più ampio e articolato. (ilgazzettino.it)