Il Cagliari piange Silvio Longobucco: addio al terzino dell'era post Scudetto. Aveva 70 anni
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E’ morto Silvio Longobucco.
“Il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Silvio Longobucco – si legge -.
Tra gli artefici della promozione in A del ‘78/79, fu protagonista in rossoblù per 7 stagioni: collezionò con la maglia del Cagliari oltre 190 presenze.
Si è spento ieri nella sua Scalea, in Calabria, il terzino che giocò nel Cagliari sette stagioni tra il 1975 e il 1982.
In rossoblù segnò anche tre reti, tutte in Serie B
La notizia riportata su altri giornali
Ecco la foto Si sono svolti questo pomeriggio i funerali di Silvio Longobucco ex calciatore della Ternana. (TernanaNews)
Appassionato di automobili, tornava spesso a Scalea in Calabria, dove era nato e dove tornò a vivere, in Porsche o Jaguar L'ANTIEROE - In una squadra di campioni (Capello, Zoff…) era l’antieroe, quasi capitato lì per caso, il gregario necessario tra tante prime donne. (ilBianconero)
In carriera ha militato anche nella Juventus e con la maglia bianconera vinse tre scudetti e giocò le amare finali di Coppa dei Campioni e di Coppa Intercontinentale perse dalla Vecchia Signora nel 1973 contro l'Ajax e l'Independiente. (L'Unione Sarda.it)
Di recente, insieme ad alcuni amici, aveva anche fondato la scuola calcio "Silvio Longobucco" per formare le squadre giovanili. Una città in lutto. Per Scalea Silvio Longobucco non era soltanto un campione sportivo, ma un vero e proprio esempio di vita, un punto di riferimento per le vecchie e le nuove generazioni, un uomo che amava la sua terra più di se stesso. (LaC news24)
La Juventus lo ricorda sul proprio sito internet definendo Longobucco "un terzino sinistro nel calcio che stava cambiando e che chiedeva ai difensori di fascia di spingere in avanti. Il calcio italiano e la Juventus piangono la morte di Silvio Longobucco, difensore degli anni '70 e '80. (TorinoToday)
Il primo anno, 1971-72, subito scudetto ma solo due partite. “Ero militare ed ero un oivellino, sono stato molto fortunato. E riesci anche a giocare la finale di Coppa dei Campioni contro l’Ajax a Belgrado. (Iacchite)