“Wanted” contro i ceo delle polizze sanitarie
Mentre il capo della polizia di New York conferma che le pallottole trovate sul luogo dell’uccisione del Ceo di UnitedHealthcare Brian Thompson coincidono con la pistola sequestrata al sospetto killer Luigi Mangione, a Manhattan sono comparsi poster in stile “wanted” con i nomi del Ceo di United Healthcare Brian Thompson e di altri manager di … (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Parallelamente, le critiche si sono riversate sulla figura di Thompson, considerato da molti il simbolo di un sistema assicurativo sanitario statunitense percepito come oppressivo e inaccessibile. La catena americana, coinvolta nella cattura del sospetto omicida del CEO Brian Thompson, si trova ora travolta da una bufera social, con diverse recensioni negative. (Gambero Rosso)
Siamo partiti dal suo gesto, da ciò che hanno detto i giornali. Noi abbiamo provato a spiegare, realisticamente, l’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato della UnitedHealthcare, il più importante gruppo assicurativo in ambito sanitario degli Stati Uniti. (MOW)
Da qualche giorno è agli arresti con l’accusa di omicidio di secondo grado. Avrebbe ucciso Brian Thompson, CEO di UnitedHealth, compagnia attiva sul mercato delle assicurazioni sanitarie. (InvestireOggi.it)
Secondo la polizia Luigi Mangione, il 26enne accusato di aver ucciso l'amministratore delegato della società assicurativa UnitedHealthcare Brian Thompson, «probabilmente si considera una sorta di eroe che ha finalmente deciso di agire contro le ingiustizie». (Corriere della Sera)
L'avvertimento e' contenuto in un "bullettin" che riporta alcuni commenti sul web sui nomi e gli stipendi di altri vip dell'industria delle assicurazioni sanitarie e sui manifestini "wanted" affissi in vari luoghi di Manhattan dopo l'assassinio. (Tuttosport)
Nonostante l'evidenza, il legale dell'ex studente modello ha ribadito oggi di «non aver visto prove» che colleghino il suo cliente al delitto del 4 dicembre a Manhattan. Ma il 26enne di Baltimora, figlio di immigrati italiani, chiuso in isolamento e sorvegliato a vista nel carcere statale di Huntington in Pennsylvania contesta l'estradizione e il suo avvocato Tom Dickey fa muro. (ilmessaggero.it)