Il Papa: «Preparare il futuro senza paure». Zuppi: «Impegno per il Paese»
L'apertura dei lavori dell'Assemblea sinodale delle Chiese in Italia a San Paolo fuori le Mura - PAOLO GALOSI Si respira aria di Concilio nella Basilica di San Paolo II, dove il primo annuncio del Vaticano II venne dato da san Giovanni XXIII nel 1959. Ma si sente insieme anche il profumo del Giubileo della speranza, cioè del futuro. Di cui non bisogna avere paura, come scrive il Papa. Francesco ha inviato ieri un suo messaggio alla prima assemblea sinodale delle Chiese in Italia, letto ai mille delegati dal cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi (Avvenire)
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Sono le coordinate che danno il senso autentico dell’evento che vede impegnata la Chiesa italiana in questi giorni. Coordinate che accompagneranno ognuna delle mille persone, tra laici, donne e uomini, adulti e giovani, vescovi, sacerdoti, diaconi, religiose, religiosi, provenienti da tutta Italia e riuniti a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per la prima Assemblea ecclesiale delle Chiese in Italia. (Avvenire)
Matteo Massaia Diac. Ezio Campa (Diocesi di Torino)
Si è aperta la prima Assemblea sinodale delle chiese in Italia, ultimo tratto del cammino sinodale nazionale. Oltre mille delegati e vescovi si sono ritrovati a Roma, nella Basilica di San Paolo fuori le mura. (TV2000)
L’obiettivo è chiaramente quello di ricostruire un’identità di gioco solida e competitiva per rilanciare la squadra ai massimi livelli internazionali. Luigi Garlando, intervenuto a Radio Napoli Centrale, ha analizzato la recente evoluzione della Nazionale italiana sotto la guida di Luciano Spalletti. (Terzo Tempo Napoli)
Pubblichiamo la Relazione principale di Mons. Erio Castellucci, Presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale, alla Prima Assemblea sinodale. (Conferenza Episcopale Italiana)
Ben ritrovati. Non vi nascondo che prendere la parola è per me motivo di grande emozione. Non solo perché si tratta di dire qualcosa davanti ad un’Assemblea così prestigiosa e numerosa e nemmeno soltanto per la solenne bellezza del luogo in cui ci troviamo: elementi che già di per sé fanno tremare i polsi. (Conferenza Episcopale Italiana)