Giusella Finocchiaro: "La mossa di Zuckerberg? Non è l'addio al fact checking ma l'algoritmo che favorisce la disinformazione"

Professoressa Giusella Finocchiaro, avvocato e giurista all’Università di Bologna, Zuckerberg ha annunciato la chiusura del programma di fact-checking da parte di soggetti indipendenti e che il controllo dei contenuti sarà affidato a una community di utenti. Che idea si è fatta? C’è un piano politico, uno giuridico e uno economico. Quello politico è… (L'HuffPost)

Su altre fonti

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva afferma che i paesi devono garantire che la loro sovranità sia "protetta" in seguito alla decisione del gigante dei social media Meta di porre fine al fact-checking negli Stati Uniti. (Tiscali Notizie)

Non c'è solo lo spostamento verso la destra di Trump dietro la scelta di Mark Zuckerberg di abbandonare la moderazione tradizionale su Meta. In realtà rivela l'obiettivo delle big tech e degli Usa repubblicani di governare l’informazione mondiale con le logiche dell'iperliberismo, senza intermediari a tutela dei lettori. (Agenda Digitale)

Per iscriversi cliccare qui. Mark Zuckerberg ha annunciato che applicherà a Facebook quello che possiamo battezzare "l'algoritmo Musk-Trump" e che si può riassumere in poche parole: ognuno potrà dire quello che vuole (tranne contro Musk e soprattutto contro Trump che aveva minacciato di far marcire lo stesso Zuckerberg in prigione se avesse interferito con la sua elezione. (Corriere della Sera)

Scontro Gruber - Travaglio per la fine dei fact checker ▷ "Non è possibile che lo abbia detto davvero"

Bruxelles – Mentre l’Ue è alle prese con le ingerenze sempre più sfacciate del proprietario di X, Elon Musk, nella politica interna degli Stati membri, la pugnalata alle spalle che non ti aspetti. Puntando il dito contro il vecchio continente, dove “un sempre crescente numero di leggi istituzionalizzano la censura”. (EuNews)

Mark Zuckerberg, martedì scorso in un video, ha detto delle cose terribili. L'uomo che ha inventato e gestisce Facebook e Instagram, che coinvolgono quasi 4 miliardi di persone in giro per il mondo, ha dichiarato che la sua edicola globale, la sua bacheca, non farà più censure. (il Giornale)

Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre politiche e sul ripristino della libertà di espressione“. (Radio Radio)