Huawei: gli Stati Uniti vorrebbero attaccare il colosso cinese passando da TSMC

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Tom's Hardware Italia ESTERI

Si tratterebbe di una decisione che andrebbe a espandere l’area di influenza degli Stati Uniti per quanto riguarda le esportazioni di altri paesi, un qualcosa che anche a livello politico potrà aver ripercussioni.

Gli Stati Uniti sembrano di fatto intenzionati a impedire la vendita di chip prodotti dalla società taiwanese e diretti al colosso cinese.

Una modifica a tale legge andrebbe a imporre ai produttori di chip come TSMC di chiedere una licenza per poter fare affari con Huawei (Tom's Hardware Italia)

La notizia riportata su altri media

Gli Stati Uniti hanno inoltre “consigliato” ai propri alleati di non consentire alle apparecchiature Huawei l’accesso alle reti 5G, sostenendo che la società di telefonia sia un rischio per la sicurezza nazionale. (Techradar)

Huawei ha annunciato pubblicamente di aver fatto causa al governo statunitense a causa del veto che impedisce alle agenzie governative di acquistare attrezzature e componenti del brand. (GizChina.it )

Il tribunale ha riscontrato che non esiste un diritto costituzionalmente garantito ad avere contratti con il governo federale. Lo ha stabilito un giudice statunitense, che ha respinto una causa intentata da Huawei (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Richiesta negata oggi dal giudice Amos Mazzant che ha riconosciuto al Congresso USA la facoltà di introdurre misure di questo tipo. Pochi mesi dopo la prima delle due aziende ha presentato ricorso definendo la limitazione “incostituzionale” e chiedendone la cancellazione. (Punto Informatico)

Una fra queste è Huawei, le cui ultime direttive andranno in un certo qual senso a vantaggio dei consumatori. Quando si parla di Coronavirus è sempre difficile essere positivi, specialmente in Cina, dove la situazione è ancora piuttosto delicata. (GizChina.it )

Anche svariati governi solitamente allineati agli Stati Uniti, come ad esempio quello dell’Estonia, continuano invece a mostrare resistenze, principalmente per la mancanza di alternative economicamente e tecnologicamente equiparabili a Huawei (Altre Notizie)