Obbligo di vaccini, la frenata di Ema: "L'ok solo nel 2023". Il piano d'emergenza per tagliare i tempi

Secondo fonti interne, gli esperti tentano di capire se la tempistica si possa accorciare drasticamente e offrire una valutazione completa con i dati già in possesso dell'ente che, attualmente, sono ancora parziali.

La svolta potrebbe avvenire solo quando Ema riterrà di aver ottenuto, nei prossimi mesi, dati in abbondanza per compiere il passo conclusivo.

Basterà questo ad Ema per tagliare drasticamente i tempi?

In questo caso l'ok finale potrebbe essere anticipato anche di mesi ma solo se, precisano in Ema, «tutti i problemi di produzione saranno essere risolti». (ilGiornale.it)

Su altri giornali

Si tratta questo di un passo importante in un momento nel quale sia la terza dose del vaccino che il Green Pass appaiono trovarsi in posizioni scomode. La casa farmaceutica Moderna ha presentato a Ema i dati per l’approvazione definitiva della terza dose. (Yahoo Eurosport IT)

“L’Ema ha già autorizzato i vaccini - precisa -. Quanto alla terza dose, Genazzani spiega che “l’Ema sta valutando se autorizzarla per una piccola percentuale di immunodepressi, che non avrebbe risposto sufficientemente alle due dosi” (L'HuffPost)

Obbligo di vaccino: ecco perché aspettare il sì dell'Ema potrebbe non essere una buona idea di Elena Dusi. (ansa). L'Agenzia europea per i medicinali non vuole essere tirata in ballo nelle scelte politiche dei governi. (la Repubblica)

I titoli anticorpali neutralizzanti, spiega inoltre l'azienda, "erano diminuiti significativamente, prima del potenziamento, a circa 6 mesi" dalla seconda dose di vaccino. 'azienda Moderna ha annunciato di aver presentato all'Agenzia europea per i medicinali (EMA) i dati per l'approvazione condizionata alla commercializzazione (CMA) per la valutazione di una dose di 50 μg per il richiamo (terza dose) del vaccino Moderna COVID-19 (mRNA-1273). (InfoOggi)

I titoli anticorpali neutralizzanti, spiega inoltre l’azienda, “erano diminuiti significativamente, prima del potenziamento, a circa 6 mesi” dalla seconda dose di vaccino. Dopo una terza dose, un livello simile di titoli anticorpali neutralizzanti – si sottolinea – è stato raggiunto in tutti i gruppi di età, in particolare negli anziani (età pari o superiore a 65 anni)”. (Il Fatto Quotidiano)

La terza dose è studiata per essere somministrata sei mesi dopo la seconda. Non c'è solo la volontà del governo, confermata dal premier Mario Draghi nella conferenza stampa di giovedì, di andare verso la terza dose di vaccino. (ilGiornale.it)