Attacco hacker ASL1, Marsilio: “Non pagheremo alcun riscatto”

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Il Capoluogo INTERNO

Continua il lavoro della task force di super esperti informatici per ripristinare il sistema della Asl1 dell'Aquila, dopo l'attacco hacker registrato. Ad oggi la certezza è una: "Non pagheremo alcun riscatto, la legge lo vieta e noi rispettiamo le leggi", dichiara Marsilio. Attacco hacker Asl1, "Ogni considerazione quando la vicenda sarà conclusa. Sul riscatto la situazione è simile al rapimento di una persona. (Il Capoluogo)

La notizia riportata su altri giornali

Pacchetti di dati sono stati divulgati negli ultimi due giorni dal gruppo hacker che la notte del 3 maggio ha trafugato oltre 500 giga di materiale dai server della Asl 1 Avezzano – Sulmona L’Aquila. Sono queste le nuove minacce degli hacker alla sanità abruzzese, dopo l’attacco alla Asl aquilana. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Sulla emergenza legata all’attacco hacker che il 3 maggio scorso ha sostanzialmente “cancellato” il sistema informatico della Asl paralizzando servizi e prestazioni, irrompono i cittadini che vogliono sapere le condizioni della infrastruttura informatica prima del grave atto, in particolare lo stato della sicurezza, e come si può risolvere questa vicenda. (Rete8)

Da più di una settimana ormai i cybercriminali tengono sotto scacco la Asl 1 dopo l’attacco hacker sferrato al sistema informatico che ha paralizzato in pratica tutta l’attività ospedaliera. E per dimostrare che fanno sul serio hanno pubblicato sul dark web, porzione di internet sommersa, una seconda tranche di dati sensibili rivolgendo un appello ai cittadini: ” Se vi ritrovate negli elenchi chiedete il risarcimento!” (Onda Tv)

Le informazioni diffuse sarebbero un ridotto numero rispetto ai 500 giga che Monti rivendica di aver rubato. Ma bastano a dare la misura della gravità dell'attacco informatico all'Asl 1 abruzzese e della violazione della privacy dei pazienti. (WIRED Italia)

Un’offensiva portata a termine anche grazie ai bassi livelli di difesa delle Asl coinvolte: i pirati informatici sono così riusciti a mettere le mani su prenotazioni, gravidanze, visite, cartelle cliniche e esami di laboratorio di migliaia di cittadini. (ilGiornale.it)