Al corteo pro Palestina di Milano il cartello con la scritta: «Liliana Segre spia sionista»

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Corriere TV INTERNO

La manifestazione pro Palestina che si tiene ogni sabato a Milano, è iniziata con un minuto di silenzio chiesto dagli organizzatori per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in Libano. Tra i partecipanti alla manifestazione diretta al parco Trotter anche Chef Rubio. Durante il corteo è stato esposto un cartello contro la senatrice Liliana Segre, definita “spia sionista”. (Corriere TV)

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Nella manifestazione pro Palestina organizzata oggi a Milano sono comparsi una serie di cartelli con nomi e cognomi di alcune personalità accusate di essere “agenti sionisti” tra cui la senatrice a vita Liliana Segre e l’ex presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici. (Nicola Porro)

Milano, presidio per la Palestina: "McDonald's complice del genocidio" (Il Mattino di Padova)

Bandiere di Israele al rogo, slogan contro la Nato criminale, inni a favore di Hamas ed Hezbollah, insulti al governo Meloni "amico dei sionisti". Il copione non cambia, come ogni sabato. (Secolo d'Italia)

– È iniziata con un minuto di silenzio chiesto dagli organizzatori per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in Libano, “e tutti i martiri” l'ormai consueta manifestazione milanese pro Palestina che si tiene ogni sabato in un luogo diverso dallo scoppio del conflitto nello scorso ottobre. (IL GIORNO)

È iniziata con un minuto di silenzio chiesto dagli organizzatori per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in Libano, "e tutti i martiri" l'ormai consueta manifestazione milanese pro Palestina che si tiene ogni sabato in un luogo diverso dallo scoppio del conflitto nello scorso ottobre. (IL GIORNO)

"Palestina Libera" urlano i partecipanti al presidio. Questo lo striscione srotolato davanti al Pantheon a Roma, in piazza della Rotonda, al sit-in con gli studenti di Cambiare Rotta e Osa, il movimento Potere al Popolo, e alcuni attivisti dei Giovani palestinesi italiani, per dire "stop ai bombardamenti in Libano e al genocidio a Gaza". (Il Messaggero Veneto)