Yamaha R3: la sportiva per tutti si rinnova

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Yamaha R3: squadra che vince si migliora E lasciamo il ponte di comando. Fianchi snelli e sotto il serbatoio il bicilindrico da 321 cc e 42 cavalli a 10.750 giri e coppia massima di 29,5 Nm a 9.000 giri. Per il 2025, omologazione Euro5+ e, soprattutto, la nuova frizione assistita (A&S), più leggera da azionare del 17% e predisposta per l’utilizzo del quickshifter, opzionale. Il comparto tecnico si completa con la forcella a steli rovesciati da 37mm, il telaio a diamante in acciaio e la rinnovata conformazione del posto guida (con cover laterali più sottili) determina un’altezza sella alla portata di tutti: 780 mm, quindi 6 mm inferiore rispetto a quella della versione precedente. (Dueruote)

Su altre testate

Yamaha non si è limitata a presentare la nuova R9 . Infatti, il marchio giapponese ha tolto i veli sulla "piccola" R3 che per il 2025 si rinnova con un nuovo look ispirato a quello della M1 di Yamaha in MotoGP. (HDmotori)

Yamaha R9 è la risposta alla Panigale V2 che da due anni detta legge nel Mondiale Supersport e sul mercato delle ultra sportive stradali. Negli ultimi 25 anni la marca di Iwata ha basato il proprio successo sulla generazione R Series. (Corse di Moto)

Si tratta di una moto molto attesa, non soltanto perché da anni gli appassionati pregustavano l'idea di una ciclistica senza compromessi in senso sportivo accoppiata allo strepitoso tre cilindri CP3, ma anche perché di fatto Yamaha con l'uscita di scena della R1 in versione omologata (resta disponibile in versione dedicata alla pista, al pari della R6 di 600 cc) non avrebbe avuto più una sportiva stradale oltre i 300 cc capace di fregiarsi dell'iconico nome "R" che ha fatto e fa sognare gli appassionati fin dal 1988, anno di nascita della primissima YZF-R1. (Moto.it)

Non ero entusiasta della Yamaha R9 finché non l’ho vista

A spingerla è il motore CP3 da 890 cc delle ultime MT-09, con 119 CV a 10.000 giri e 93 Nm a 7.000, mentre il telaio Deltabox in alluminio è stato rivisto nelle rigidità espressamente per questo modello. (EICMA)

Con le storiche supersportive R6 e R1 progressivamente confinate all’uso esclusivamente in pista, questa moto diventa infatti la nuova punta di diamante di Yamaha in termini di tecnologia sportiva applicata a un modello omologato per uso stradale. (La Gazzetta dello Sport)

Dopotutto, seguirebbe la R7 su base MT-07 che, sebbene fosse una simpatica sportiva per la prima volta, lo era anche lei, con soli 73 CV e parti ciclistiche abbastanza semplici. E quindi, era apparentemente un successore indegno e inadatto al suo omonimo gioiello speciale di omologazione OW-02 WSB del 1999. (Italiano Enduro)