Mufasa, il prequel del Re Leone è la storia emozionante su come si diventa dei grandi sovrani

Le premesse per un ottimo lavoro c’erano tutte, a partire dalla presa in carico alla regia di Barry Jenkins (Moonlight, Se le strade potessero parlare) e la ciliegina sulla torta è stata l’aggiunta di un autore come Lin Manuel-Miranda per la colonna sonora, che ha deciso di salutare Oceania 2 per accettare di prendere il posto che, nel primo film, aveva ricoperto Beyoncé. Sfidando dunque le aspettative e avventurandosi in una sceneggiatura di Jeff Nathanson, l’opera si lancia alla scoperta delle origini del padre di Simba, sfruttando il saggio Rafiki per tramandarne l’epopea che da randagio lo ha visto diventare re. (Vanity Fair Italia)

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Cinque anni dopo la prima versione live action del Re Leone diretta da Jon Favreau (1,6 miliardi di dollari incassati nel mondo) arriva l’attesissimo Mufasa, nuovo capitolo di uno dei franchise più fortunati di casa Disney, nato ormai 30 anni fa con il film d’animazione tradizionale che, ancora oggi, nella categoria detiene il record di maggior incasso cinematografico nella storia. (cinematografo.it)

Tra tutti i film del cosiddetto Rinascimento Disney, Il re leone è probabilmente il più amato. Non solo, ma è stato uno dei pochi capaci di ottenere buoni risultati anche nei suoi sequel animati direct-to-video e il suo remake live-action (una definizione contestata, ma per ora sorvoliamo) è il maggiore incasso tra tutti questi progetti. (Orgoglionerd)

Ieri a Milano si è tenuta la prima di Mufasa: Il Re Leone e tra gli ospiti non potevano mancare i doppiatori italiani, primi tra tutti Elodie e Marco Mengoni. (Fanpage.it)

Mufasa al cinema, i fan tremano: perché il prequel de Il Re Leone divide già

Raccontata tramite flashback, Mufasa: Il Re Leone ci presenta il futuro re come un cucciolo orfano, perso e solo, fino a quando incontra un leone di nome Taka, erede della stirpe reale di Obasi ed Eshe. (The Hot Corn Italy)

Se Il Re Leone di John Favreaou aveva colpito per l'incredibile livello raggiunto dalla CGI fotorealistica, sfidando anche gli spettatori a trovare l'unico fotogramma reale all'interno del lungometraggio, allora Mufasa ha il complesso compito di non risultare inferiore rispetto al precedente live action che, seppur non originale nella storia, aveva conquistato il pubblico, con un ottimo riscontro al botteghino. (Movieplayer)

Mufasa al cinema, i fan tremano: un prequel che divide già il pubblico prima dell'uscita. (L'Architetto)