Renault critica lo strumento dei crediti CO2

Da un lato Tesla , che potrebbe arrivare a monetizzare fino a 1 miliardo di euro nel 2025 dall'allocazione completa dei crediti sulle emissioni di CO2 maturati. Dall'altro, gruppi come Stellantis, Toyota e brand quali Subaru , Mazda , Ford , a beneficiare delle vendite a emissioni 0 di Tesla per dare un taglio alla propria "impronta" di CO2 dai volumi di vendita effettivi. Il primo strumento per evitare le sanzioni previste dalle norme europee, per chi non rientrerà al di sotto dei 94 g/km di emissioni medie di CO2 con la propria flotta di nuove auto vendute nel 2025, è stato esercitato. (Auto.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Cisterna (Lt) – Ce la presentarono così alla Prefettura di Latina un paio di anni fa, come d’incanto, non solo declassata a superstrada ma era diventata “green”. Perciò verde, amica dell’ambiente, di persone ed animali … una panacea di tutti i mali. (La Torre Oggi)

L'accordo economico non è stato ovviamente comunicato ma c'è chi ha provato a fare due conti. Secondo gli analisti del Gruppo UBS, quest'anno Tesla potrebbe incassare più di 1 miliardo di euro dalle case automobilistiche rivali che hanno bisogno di aiuto per rispettare i più severi standard di inquinamento nell'Unione Europea. (HDmotori)

«Siamo davvero alla tempesta perfetta: lo avevamo denunciato in tempo, ma piuttosto che rivedere norme sbagliate, preferiscono lasciare campo libero a ogni forma di elusione. A optare per l'harakiri sono alcuni big dell'auto, tra cui Stellantis, terrorizzati dalla tagliola delle multe green della Ue in vigore da inizio anno. (il Giornale)

Contro le multe “l’alleanza” verde”. Che non convince tutti

La Commissione Ue non intende cancellare le multe previste per le case automobilistiche le cui flotte non rispetteranno i nuovi limiti di emissione scattati nel 2025. (Corriere della Sera)

Ha detto il ministro delle Imprese al question time al Senato (Milano Finanza)

La notizia più rilevante della settimana riguarda senza dubbio quella che si può definire l’Alleanza Verde tra i costruttori in Europa. (Il Fatto Quotidiano)