Dazi Usa, Meloni: "Scelta sbagliata ma non è una catastrofe, le contromisure Ue non sono la risposta migliore"
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Giorgia Meloni commenta l'imposizione dei dazi agli Stati Ue decisa dall'amministrazione Trump, definendola una "scelta sbagliata". Secondo il presidente del Consiglio, si tratta di una "scelta che non favorisce né economia europea né quella americana, ma penso anche che non dobbiamo alimentare l'allarmismo che sto sentendo in queste ore". Meloni sottolinea poi la necessità di "condividere le proposte italiane con i partner europei", dicendosi "convinta che la scelta migliore sia quella di non rispondere ai dazi con altri dazi". (Tgcom24)
Se ne è parlato anche su altre testate
Queste tariffe di fatto riguardano tutte le principali economie del mondo e alimentano una guerra commerciale dove ne usciremo tutti sconfitti e più poveri». «L’annuncio dei dazi americani al 20% su tutte le produzioni europee, vini compresi, andrà inevitabilmente a colpire duramente anche le nostre denominazioni, che da sempre vedono negli Stati Uniti il mercato estero di riferimento. (La Stampa)
"Penso che la scelta degli Stati Uniti di imporre i dazi sia una scelta sbagliata. Ma penso anche che non dobbiamo alimentare l’allarmismo che sto sentendo in queste ore. (Il Giornale d'Italia)
“Il blocco della crescita nei settori più colpiti può generare effetti a catena sulle imprese dell’indotto, sulle famiglie e sui consumi generali. (Il Giornale d'Italia)
L'inquilina di Palazzo Chigi si definisce «ovviamente preoccupata» per i dazi, che rappresentano «un problema da risolvere» ma non «la catastrofe che sto ascoltando in questi giorni» e mette in guardia dall'«allarmismo che stiamo vedendo in queste ore». (Il Messaggero)
Trump si disinteressa totalmente delle conseguenze immediate dei dazi imposti praticamente a tutti i paesi del mondo. Il fine ultimo di una strategia che prevede di negoziare accordi bilaterali con i partner commerciali è riportare a casa la manifattura. (Lavoce.info)
In particolare l’imposizione da parte di Donald Trump di aumenti generalizzati del 20% sui dazi di tutte le merci che provengono dall’Unione Europea, provocherà danni all’agroalimentare italiano, che lo scorso anno ha realizzato 7,8 miliardi di euro di fatturato. (La Stampa)