Mani forti su Monte dei Paschi di Siena, scambiato il 10% dei titoli

Grandi manovre in corso sulle azioni del Monte dei Paschi di Siena in vista dell’imminente collocamento di una nuova quota da parte del Tesoro, azionista con il 26,7%. Fra mercoledì scorso e ieri, i volumi di scambio sono stati insolitamente elevati: nel giro di cinque sedute hanno cambiato proprietario più di 137 milioni di azioni Mps, quasi l’11% del capitale della banca per un controvalore di oltre 720 milioni. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Gli investitori istituzionali sono praticamente rimasti a bocca asciutta e gli speculatori che avevano scommesso su un possibile ribasso delle azioni, provocato proprio dal collocamento del Tesoro, in giornata corrono a ricoprirsi facendo scattare al rialzo le quotazioni. (Il Sole 24 ORE)

Bitcoin a 90.050 dollari, +116% da inizio anno, ieri nuovo record a 93.462 dollari. Le borse dell'Europa dovrebbero essere poco mosse in avvio di seduta. Future EuroStoxx 50 +0,1% (Websim)

Ieri sera, il Tesoro annunciava la vendita del 7% di Monte Paschi di Siena con l’offerta di 88 milioni di azioni attraverso una terza procedura di “accelerated bookbuilding” in meno di un anno. La sua quota è scesa così dal 26,7% all’11,7%. (InvestireOggi.it)

Banche, primi passi verso il terzo polo: BPM e Anima al 9% di MPS

Una volta andata a segno, quindi, l’operazione vedrà scendere l’azionista pubblico sotto il 20% (a circa il 19,7%), una soglia che dovrebbe accontentare l’Europa, con la quale lo Stato italiano aveva preso un impegno per abbandonare gradualmente il capitale di Mps (il Giornale)

La comunicazione è arrivata ieri sera dal Tesoro che, prima ha fatto sapere di aver avviato il collocamento di 88,2 milioni di azioni del Monte, pari a una quota di circa il 7% del capitale dell’istituto di credito; poi ha corretto il tiro, spiegando che si è proceduto alla vendita del 15% del capitale, risultato – come ha specificato il Mef – di una domanda “pari a oltre il doppio dell’ammontare iniziale”. (Wall Street Italia)

Caltagirone L'ipotesi terzo polo prende forma, nonostante le innumerevoli smentite di Giuseppe Castagna, numero uno diche ha sempre negato la possibilità di aggregazione con Banca Monte dei Paschi di Siena, ribadendo più volte l'indipendenza del Banco e l'indisponibilità a unirsi ad altre realtà. (LA STAMPA Finanza)