Telefonata Meloni-Trump: dal Medio Oriente all'Ucraina, cosa si sono detti
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Giorgia Meloni ha sentito in queste ore il neo-eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Dopo il messaggio di congratulazioni pubblico, tra i due è intercorsa una telefonata cordiale che ha toccato i principali punti di interesse di politica estera per l'agenda dei prossimi mesi, non prima che il premier italiano porgesse al presidente eletto le sue più sentite congratulazioni per il risultato ottenuto. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Non che la si spinga sino a far trapelare viva preoccupazione, come fanno invece Scholz e Macron, però è sideralmente distante dal tripudio di Orbán o di Salvini. (il manifesto)
La premier ha necessità di costruire un legame con il vincitore, tanto che dentro Fratelli d’Italia ipotizzano che possa volare a Washington per la cerim… Perché la vittoria di Donald Trump smuove il centrodestra, rimescola equilibri, archivia placide certezze. (la Repubblica)
O, insomma, quanto meno lo facciano quelli delle due sponde dell’Atlantico. A Giorgia Meloni la vittoria di Donald Trump e il riallineamento politico tra Palazzo Chigi e la Casa Bianca devono essere suonati quasi come una carica. (ilmessaggero.it)
Il commento di Giorgia Meloni alla vittoria di Donald Trump si ferma alla dimensione istituzionale. “Italia e Usa sono nazioni sorelle. Un legame strategico che ora rafforzeremo ancora di pi&u… (L'HuffPost)
Trump, per congratularsi della vittoria elettorale. La conversazione, ha fatto sapere il governo italiano, "ha costituito l'occasione per confermare la solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington". (Tiscali Notizie)
DONA ORA 13:03 (Aduc)