“L’ex superpoliziotto Gallo aveva contatti telefonici con Dell’Utri”: le carte sulla banda dei dossier. E come è nata l’inchiesta

Carmine Gallo aveva “avuto contatti con l’utenza telefonica intestata ed in uso a Marcello Dell’Utri”. È quanto emerso agli albori dell’indagine sulla banda dei dossier, al vertice della quale c’era l’ex superpoliziotto e socio di Equalize. È quanto si legge in una maxi-informativa dei carabinieri di Varese che hanno svolto gli accertamenti confluiti sul tavolo del pubblico ministero Francesco De Tommasi e sono sfociati nei quattro arresti e nelle due interdittive firmate dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Nella sede della società di investigazione Equalize l'informatico Samuele Calamucci e l'ex poliziotto Carmine Gallo parlano di Beyond. Ossia della piattaforma per l'aggregazione di informazioni sensibili da fonti aperte e banche dati finita al centro dell'inchiesta della Procura di Milano per presunti dossieraggi e accessi abusivi a database delle forze dell'ordine, per i quali sono indagate a vario titolo 51 persone, tra cui gli stessi Calamucci e Gallo. (WIRED Italia)

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Carmine Gallo, ex commissario capo della Polizia, durante l’interrogatorio di garanzia tenuto oggi davanti al giudice per le indagini preliminari di Milano, Fabrizio Filice. (Sky Tg24 )

I soldi da Eni, Erg, Barilla, Mediolanum, Heineken. E un milione di euro da una società romana di edilizia. L'incontro con gli 007 israeliani e la bonifica di Trigoria per l'A.S. Roma. Oltre al falso testamento per gli eredi Bburago (Open)

Caso dossieraggi, cosa non torna negli accessi sul figlio di La Russa: "Voglio sapere chi ha ordinato quella ricerca”

Arriva di prima mattina in Transatlantico alla Camera e va a passi svelti verso la buvette: «Presidente La Russa che ci fa da queste parti?», chiedono gli addetti dietro al bancone. (la Repubblica)

I quattro arrestati, ai domiciliari, accusati di far parte della presunta associazione a delinquere accusata di dossieraggi illeciti, non rispondono alle domande del gip di Milano Fabrizio Filice, ma fanno dichiarazioni spontanee, promettono di chiarire la propria posizione davanti al pm della Dda Francesco De Tommasi - presente agli interrogatori -, ma offrono anche le prime crepe in quello che agli atti viene descritto come un gruppo spregiudicato che con le sue attività costituisce "un serio pericolo per la sicurezza e la personalità dello Stato". (Adnkronos)

Crescono i dubbi attorno alla maxi inchiesta sullo spionaggio della Dda di Milano. Tante le cose che non tornano, a partire dalla data del primo accesso, esattamente il giorno dopo il presunto stupro di cui è accusato il figlio, ma di cui all'epoca nessuno ne era a conoscenza. (Fanpage.it)