Le casse dell’Unrwa sono quasi vuote

Il Premio Nobel per la pace è andato a Nihon Hidankyo. Però Toshiyuki Mimaki, leader dell’associazione giapponese per il disarmo nucleare, accettando il riconoscimento, ha voluto ricordare i bambini sotto le bombe nella Striscia e affermato di aver creduto che «le persone che lavorano così duramente a Gaza» avrebbero ricevuto il Premio, riferendosi all’Unrwa, l’agenzia Onu per i profughi palestinesi che era stata anch’essa candidata. (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

È colpevolmente in ritardo questo Nobel, ed è giusto diffidare di chi parla oggi in nome degli hibakusha, e non solo perché già nove anni fa, quando nell’ospedale dei sopravvissuti, a una ventina di chilometri da Hiroshima, ne incontrai 300 in una volta sola, la più vecchia aveva 103 anni e il più giovane 79. (la Repubblica)

Soprattutto è un messaggio nei confronti dei leader delle grandi potenze: che hanno speso belle parole in questi anni sui passi da compiere verso il disarmo nucleare, ma non è quello a cui stiamo assistendo però”. (la Repubblica)

In quel momento il viso dell’ultra ottantenne co-presidente dell’organizzazione giapponese che rappresenta i sopravvissuti/e delle due bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki il 6 e il 9 agosto del 1945, signor Mimaki Toshiyuki, si è illuminato di gioia. (Il Fatto Quotidiano)

Un premio speciale alla memoria di Gigi Riva e il Premio “Luigi Ramponi” a Riccardo Agabio sono stati consegnati giovedì scorso nell’aula consiliare del Palazzo del Consiglio regionale, in una cerimonia organizzata dal Consiglio nazionale dell’ANSMeS, l’associazione nazionale Stelle, Palme e Collari d’oro al merito del Coni e del Comitato italiano Paralimpico con il patrocinio del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna. (SARdies.it)

I funzionari di Nihon Hidankyo, l'organizzazione giapponese dei sopravvissuti ai bombardamenti atomici statunitensi su Hiroshima e Nagasaki, hanno tenuto una conferenza stampa sabato, il giorno dopo che il gruppo è stato annunciato come destinatario del Premio Nobel per la Pace di quest'anno. (Il Sole 24 ORE)

Brescia – “Troppo tardi glielo hanno dato”. Franca Faita, 76 anni, commenta con la consueta ironia l’assegnazione del Premio Nobel per la pace a Nihon Hidankyo, associazione dei sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki ‘premiata per i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari’. (IL GIORNO)