Giorgia Meloni chiude Atreju: "Mi dimetto da presidente Ecr"
Nel discorso di chiusura del festival di Fratelli d'Italia Meloni rivendica i successi del suo governo e poi annuncia che si dimette dalla carica di presidente del gruppo Ecr al parlamento europeo PUBBLICITÀ Il festival Atreju si è concluso domenica con un discorso della premier Giorgia Meloni. Nato come festival della gioventù di destra italiana, l'evento, della durata di una settimana, si è trasformato in un modo per celebrare il governo della Meloni che, a due anni dal suo insediamento, si sta affermando come uno dei più stabili nella storia recente del Paese. (Euronews Italiano)
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Una prevedibile difesa dell’operato del governo, con toni che si fanno più accesi quando arriva a toccare la nota dolente dei centri per immigrati in Albania rimasti desolatamente vuoti. “Funzioneranno, abbiate fiducia dovessi passarci ogni notte da qui alla fine del governo”. (Agenzia askanews)
Durante l’intervento della premier, diversi i momenti in cui la folla è esplosa nella standing ovation, in particolare quando ha ribadito la netta opposizione alla «mafia del mare» degli scafisti e ai camorristi cacciati dalle case popolari occupate di Caivano. (ilgazzettino.it)
Le immagini in diretta dal palco di Atreju, a Roma: la sessione conclusiva della kermesse di Fratelli d'Italia con gli interventi di Lorenzo Cesa (deputato e Segretario Udc), Maurizio Enzo Lupi (deputato e presidente Noi Moderati) e dei due vicepremier, fino alla conclusione di Giorgia Meloni alle ore 12.15. (Corriere TV)
A scattarne la fotografia l'ultimo report realizzato da Vis Factor per Adnkronos, attraverso la piattaforma di social listening Human. (Adnkronos)
Meloni Atreju l’ha lanciata nel ‘98. Ma «questa edizione non avrei saputo farla meglio» assicura. (Corriere Roma)
Ad Atreju è il giorno dell'orgoglio e della consapevolezza per Giorgia Meloni, un bagno di folla e di entusiasmo utile a ricaricare le pile in vista dei prossimi tre anni di legislatura e un appuntamento in cui rivendicare i risultati e i riconoscimenti concessi dalla grande stampa internazionale. (il Giornale)