Il paradosso della stabilità che produce precarietà
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Il più importante governo “non di destra” d’Europa non esiste più. Non è una sorpresa. Che le cose dovessero precipitare in questo modo era da tempo manifesto. Ma c’è una perfetta coincidenza tra l’implosione del governo di Berlino e l’elezione di Donald Trump. La coincidenza illumina uno scenario che va ben oltre la rissa permanente che ha funestato la cosiddetta coalizione semaforo (Spd, Verdi ed Fdp) da quando, nel novembre dello scorso anno, la Corte costituzionale vietò l’impiego dei 60 miliardi di crediti stanziati per la crisi pandemica nel programma di riconversione ecologica del paese, aprendo una voragine finanziaria e scatenando un conflitto senza esclusione di colpi nel governo. (il manifesto)
Ne parlano anche altre fonti
Il giorno dopo il terremoto che ha scosso la politica tedesca, con il siluramento del ministro delle Finanze Christian Lindner e la fine della coalizione semaforo, la campagna elettorale è a pieno regime. (Il Sole 24 ORE)
A Berlino, si sono dimessi i ministri FDP (Partito Liberal-Democratico), incluso il ministro delle finanze Christian Lindner. L’unica residua incertezza è se le prossime elezioni federali saranno convocate per gennaio, o per marzo. (Nicola Porro)