Libano, 600 morti di cui 100 donne e 50 bambini nel raid israeliano, attacco Idf ospedale di Bint Jbail: “Civili in fuga in Siria”

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Il Giornale d'Italia ESTERI

Le vittime dei raid israeliani in libano sono salite a 600 di cui almeno 100 donne e 50 bambini, ha affermato il Ministero della Salute libanese. La giornata di ieri è stata la “più sanguinosa” per il Libano dalla fine della guerra civile del 1975-1990. Israele ha dato il via a nuovi raid aerei nel Libano orientale a Baaldalbek e nelle aree circostanti, nella citta di Talia e nella periferia di Shamstar. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altri media

Non sarà come la guerra del 2006. E anche il bilancio delle vittime è più drammatico: 320 morti, tra civil… (la Repubblica)

L'obiettivo si trova in che ha preso di mira un sobborgo nel sud della capitale libanese, dove si trova il capo dell'unità missilistica di Hezbollah. Al momento non si hanno notizie sulla sua sorte. (Tiscali Notizie)

Israele non ha bisogno di nessun “pretesto” per reagire a 11 mesi di attacchi Hezbollah Sono tante le voci che in sostanza gridano: come osa Israele agire per rendere inoffensivi coloro che vogliono distruggerlo? Come osa colpire i terroristi che vogliono uccidere i suoi cittadini? Martedì scorso, subito dopo che i cercapersone avevano iniziato a esplodere nelle mani e nelle tasche dei terroristi di Hezbollah, la giornalista Laura Rozen, che negli anni ha scritto molto per varie testate sul Medio Oriente e sulla politica estera degli Stati Uniti, ha postato questa domanda su X/Twitter: “Il governo di Israele sta cercando di provocare una escalation di Hezbollah in modo da avere un pretesto per invadere il Libano meridionale?” (israele.net)

– Continuano i bombardamenti sul Libano il giorno dopo la pesante offensiva aerea lanciata da Israele. L’Idf ha diffuso nuovi avvisi di evacuazione per la popolazione, annunciando che attaccherà anche oggi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’Arabia Saudita esorta tutte le parti a esercitare la massima moderazione e ad allontanare la regione e la sua popolazione dai pericoli della guerra (Notizie Geopolitiche)