Attacco hacker filorusso: nel mirino anche Trentino Trasporti

Pubblicità Pubblicità Nuova campagna di attacchi informatici del gruppo hacker filorusso Noname057(16) contro l’Italia: nel mirino degli hacker anche Trentino Trasporti, lo riporta ANSA. Sul loro canale Telegram, riporta il gruppo, le azioni sarebbero una risposta alle “russofobiche autorità italiane“. Sul gruppo – tra le varie – si parlerebbe anche dell’incontro tra la premier Giorgia Meloni ed il presidente degli USA Joe Biden (la VOCE del TRENTINO)

Su altri media

Il collettivo filo russo Noname 057, hanno lanciato oggi attacchi informatici DDOS contro sei banche italiane, mentre ieri contro aziende di trasporti, in risposta all'incontro tra la premier italiana Meloni e il presidente americano Biden. (Cyber Security 360)

Non risulta però che gli attacchi abbiano intaccato l`integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati (Milano Finanza)

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha contattato gli istituti colpiti per informarli dell’attacco e fornire le prime indicazioni per ridurre gli effetti. Nelle scorse ore il collettivo Noname aveva attaccato i siti di alcune aziende del trasporto pubblico italiane (IL MONDO - RIVISTA ITALIANA ILLUSTRATA DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E SOCIETA')

A garantirla è l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il cui Csirt (Computer security incident response team - Italia) ha identificato «il riattivarsi di campagne di attacchi di tipo Distributed Denial of Service (DDoS) da parte di gruppi di hacktivisti filorussi. (La Stampa)

I danni sono stati per ora relativi: siti irragiungibili per pochi minuti. Ma sui loro canali social gli hacker filorussi Noname057(16) hanno potuto esultare per i loro attacchi informatici contro le «russofobiche autorità italiane». (ilgazzettino.it)

Nel mirino prima una serie di di aziende del trasporto pubblico locale, dall'Amat di Palermo all'Anm di Napoli. Ma sui loro canali social gli hacker filorussi Noname057(16) hanno potuto esultare per i loro attacchi informatici contro le «russofobiche autorità italiane». (ilmessaggero.it)