Aumenta il prezzo del cappuccino: le città più e meno care
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Quali sono le città italiane con i prezzi più alti e più bassi per il cappuccino? Lo rivela un’analisi condotta da parte di Assoutenti. L’associazione dei consumatori ha passato in rassegna i listini delle principali città del nostro Paese, mostrando gli incrementi causati dall’aumento del costo del caffè. In media un cappuccino costa 1,59 euro nei bar italiani: si tratta del 14,1% in più rispetto al 2021, quando il prezzo medio era di 1,39 euro. (inItalia)
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Non sono ancora arrivati nei bar e punti ristoro del lametino i temuti aumenti sul prezzo del caffè che stanno imperversando sui mercati internazionali, con maggiorazioni fra il 60% e il 90% – che significa, al dettaglio, un minimo di 50 centesimi di euro in più sul costo di una tazzina, per la quale, a livello locale, siamo abituati a spendere attualmente fra 90 centesimi e un euro. (Il Lametino)
Attualmente il costo di quello ristretto oscilla da 90 centesimi a 1 euro ; per chi lo preferisce macchiato, decaffeinato, lungo, mocaccino, con la panna e in tante altre versioni, il prezzo va già oltre la moneta di un euro e si attesta su prezzi che vanno dall’euro e dieci centesimi a un euro e venti, sempre a discrezione dell’esercente. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)
Il rientro dalle vacanze con un ritocco dei prezzi nei bar. Aumenta il costo del caffè: da 1 euro a 1,20 euro. VIDEO | Al rientro dalle vacanze in alcuni bar la spesa per una tazzina è lievitata fino a 1,20 euro con i titolari che lamentano l'incremento dei costi delle materie prime. (LaC news24)
Ma per un napoletano, che viva in città o che abiti altrove poco importa, il caffè non lo si può considerare tale. I vizi, si sa, costano. (Corriere della Sera)
Da mesi il settore dei pubblici esercizi è in allerta per il calo del potere d’acquisto dei clienti, una situazione destinata a peggiorare con l'imminente aumento del prezzo della tazzina di caffè al bar. (Blunote)
A breve sarà necessario procedere alle assunzioni per garantite il funzionamento delle strutture del PNRR e dell’Ospedale San Cataldo, ma senza una graduatoria per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, saranno tempi duri per la Sanità pugliese e tarantina. (Tarantini Time Quotidiano)