Apple e Meta non hanno firmato il patto dell’UE per l’IA
Pubblicità La Commissione europea ha annunciato oltre un centinaio di imprese tra i primi firmatari del patto dell’UE sull’intelligenza artificiale (IA) e dei suoi impegni volontari. Tra i firmatari figurano multinazionali, piccole e medie imprese (PMI) europee di diversi settori, tra cui l’informatica, le telecomunicazioni, l’assistenza sanitaria, le banche, l’industria automobilistica e l’aeronautica. (macitynet.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Meta Platforms e Apple, due delle più grandi compagnie tecnologiche al mondo, non hanno aderito all’iniziativa dell’Unione europea sul controllo dell’intelligenza artificiale, l’Artificial Intelligence Pact (o Ai Pact). (Start Magazine)
Manca la firma di Meta e di alcune altre Big tech, ma era quasi scontato: solo poco giorni fa, infatti, la società proprietaria di Facebook, WhatsApp e Instagram insieme ad altre grandi aziende aveva pubblicato una lettera aperta sul tema del data training per l’AI in cui si sosteneva la tesi secondo cui l’attuale approccio normativo UE rischia di soffocare l’innovazione e la competitività nella corsa globale all’IA. (Cyber Security 360)
L'intelligenza artificiale è ormai entrata a gamba tesa all'interno della nostra vita quotidiana, diventando parte integrante dei dispositivi odierni, dagli smartphone fino ad arrivare ai notebook, con l'introduzione di nuove e interessanti funzionalità. (Multiplayer.it)
In un nuovo capitolo della continua diatriba tra Apple e le autorità europee, la notizia non farà piacere agli utenti UE che aspettano con impazienza l’arrivo delle funzionalità di intelligenza artificiale (AI) firmate Apple. (iPhone Italia)
PwC Italia ha firmato oggi il patto europeo per l'intelligenza artificiale, l'AI Pact, lanciato dalla Commissione UE con l'obiettivo di incoraggiare l'adozione delle migliori pratiche per l'AI e supportare le organizzazioni nella pianificazione anticipata per la conformità all'AI Act. (LA STAMPA Finanza)
Markus Reinisch, Vicepresidente degli Affari Pubblici di Meta, racconta a Pier Luigi Pisa, giornalista di Italian Tech e di Repubblica, il delicato equilibrio tra innovazione e regolamentazione nel campo in rapida evoluzione dell'Intelligenza Artificiale. (La Stampa)