Romiti, l'arrivo del feretro alla camera ardente accompagnato dai figli
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La camera ardente di Cesare Romiti, il manager morto a 97 anni a Milano, è stata aperta alle 9 presso la Camera di Commercio del capoluogo lombardo.
di Andrea Lattanzi
Qualche minuto prima è giunto il carro funebre con il feretro, accompagnato dall'automobile con i figli dell'imprenditore Maurizio e Piergiorgio, assieme al nipote Paolo.
Una volta saliti, i familiari si sono raccolti attorno alla bara in forma privata, prima di lasciare spazio a tutti coloro che vorranno dare l'ultimo saluto a Romiti. (Repubblica TV)
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Ma non è di questo che vogliamo parlare nel nostro bar dell’economia, bensì di ciò che Romiti e il romitismo hanno rappresentato per l’Italia di oggi. La narrazione oggi prevalente, ben diversa rispetto a qualche anno fa quando Romiti era a capo di RCS, è quella di Romiti manager cattivo e Ghidella ingegnere bravo, ma si può dire che avessero ragione entrambi. (Indiscreto)
L'esordio a Colleferro. Cesare Romiti, morto a 97 anni, è stato un dirigente storico della Fiat, braccio destro di Agnelli, guida dal '98 al 2004 del gruppo Rcs. Non ricordo gli anni '80 ma proprio il 1980: un momento di grande contrapposizione con le sigle. (ciociariaoggi.it)
L'ex sindaco di Milano: "Insieme a Fedele Confalonieri mi convinse a cambiare lavoro" - Ansa /CorriereTv. Si è aperta la camera ardente per ricordare Cesare Romiti nella sede della Camera di Commercio di Milano. (Corriere TV)
Romiti capì allora che aveva spazio per rovesciare la situazione e assecondò in questo modo la promozione della marcia dei 40.000. «Dell’offensiva del terrorismo che in quegli anni colpiva duro e faceva della Fiat e di Torino l’epicentro della sua azione omicida. (La Stampa)
Per oltre sessant’anni è stato un manager rampante, a lungo protagonista della vita industriale e finanziaria italiana. Romiti viene chiamato in Fiat nell’autunno del 1974, in piena crisi petrolifera che metterà in forte difficoltà l’industria dell’auto. (Il Gazzettino)
"Un grande uomo, che lascia un grande vuoto non solo in chi gli ha voluto bene e lo ha stimato come me, ma in tutto il nostro Paese". Così l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, uscendo dalla camera ardente di Cesare Romiti (Repubblica TV)