Ops di Unicredit su Bpm e Anima, offerta da 10 miliardi. Giorgetti: «Mossa non concordata»
Blitz di Unicredit che lancia un’offerta di scambio (ops) volontaria da 10,1 miliardi su Bpm (vecchio pallino di due anni e nove mesi) e Anima: punta a creare nuovi assetti bancari in Italia e in Europa visto che piazza Meda aveva promosso un’opa sulla seconda sgr italiana. Il cda di Unicredit di domenica 24 ha approvato l’ops con un rapporto di scambio di 0,175 azioni dell’offerente di nuova emissione, pari a una valorizzazione “monetaria” di 6,657 euro, per 1 azione di Banco Bpm, cifra che tiene conto del prezzo delle Unicredit venerdì 22 di 38,041 euro. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Da Matteo Salvini al solitamente più prudente Giancarlo Giorgetti arriva un niet perentorio, con il corollario della minaccia del ricorso alla golden power per impedirla. La Lega, che ha sempre considerato la banca radicata nel nord come un istituto rientrante nella sua sfera di influenza, reagisce con toni durissimi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Da un lato si tratta di una sveglia, di una scossa, all’Europa. Dall’altro di un cambio significativo nel mondo del credito italiano. (Corriere della Sera)
UniCredit ha lanciato un’offerta di scambio di azioni (Ops) con l’obiettivo di prendere il controllo di Banco Bpm, che attualmente è la quarta banca italiana per capitalizzazione dopo Intesa Sanpaolo, la stessa UniCredit e Mediobanca. (Avvenire)
Borse europee sopra la parità, tranne piazza Affari che è stata penalizzata dalle vendite sui titoli bancari: il Ftse Mib ha perso lo 0,20% a 33.427 punti. In forte ribasso Commerzbank (-5,34%): il lancio dell'ops da parte di Unicredit su Banco Bpm ha lasciato intendere che l'offerta per la banca tedesca slitterà a causa delle prossime elezioni in Germania. (Italia Oggi)
I principali indici azionari statunitensi hanno terminato in territorio positivo l’ultima seduta della settimana. Segno più anche per il Nasdaq (+0,16% a 19.004 punti). (SoldiOnline.it)
Prima l'operazione sulla seconda banca tedesca, Commerzbank, che resta in piedi, in "paziente" attesa del formale via libera della Banca Centrale Europea ma soprattutto, vista la delicatezza politica e la brutta accoglienza ricevuta, del nuovo Governo di Berlino dopo le elezioni anticipate convocate dal cancelliere Scholz per febbraio. (L'HuffPost)