Superbonus, la beffa che fa perdere soldi a migliaia di persone. Cosa sta accadendo

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Diverse le difficoltà entrate nel cammino del superbonus ma anche di altri bonus per la casa (bonus facciate ad esempio).

Inoltre, sarà possibile cedere il credito per la quarta volta, aumentano così il numero di volte possibile: si passa da tre a quattro.

Con le nuove norme, infatti, non era possibile cedere all’infinito il credito: è consentito farlo per tre volte, e l’ultima deve essere una banca. (iLoveTrading)

Ne parlano anche altre testate

Numeri, aggiunge Belli, «sottostimati, ai quali vanno aggiunti tutti quei posti di lavoro che la lunga filiera dell'edilizia ha contribuito a creare». Che si traduce in una strozzatura per le imprese, che vedono concretizzarsi sempre più la possibilità di un black out per i bonus edilizi. (ilmessaggero.it)

Per tutto il 2021 e a partire da questo mese, quindi, i due gruppi bancari non potranno procedere circa la cessione dei bonus edilizi. Come ricorda il Corriere, il totale complessivo delle risorse sul credito di imposta è di circa 1,2 miliardi di euro " senza che la banca abbia dovuto iscrivere a bilancio accantonamenti a fondi rischi o ricorrere a svalutazioni " (ilGiornale.it)

E prevedere la possibilità di rimborso da parte dello Stato quando un soggetto acquisisce crediti oltre la propria capacità fiscale La notizia che le due banche più grandi del Paese hanno raggiunto la capacità fiscale ci allarma». (TrevisoToday)

Un istituto può comprare bonus fiscali solo fin quando il suo debito fiscale nei confronti dello Stato lo permette. Poste ne ha comprati quasi 8 miliardi su un limite di 9 miliardi di “spazio”. (ilmessaggero.it)

Eppure i bonus casa erano stati uno strumento fantastico per far ripartire il complesso mondo dell’edilizia durante la fase peggiore del Covid ma oggi tutto è cambiato. Il nodo dei bonus casa è sempre più intricato da sciogliere e dal mondo dell’edilizia lamentele e proteste si sprecano. (iLoveTrading)

"Chiediamo alle istituzioni di varare strumenti e misure efficaci – dichiara Arianna Trillini, presidente della Cna Picena – per arginare le rigidità del sistema bancario e consentire così alle nostre aziende di mettere in campo la loro professionalità per la ricostruzione, un tema su cui il Piceno non può più permettersi di attendere oltre" È necessario individuare al più presto una direttiva univoca da seguire, che non contempli continui stravolgimenti al pacchetto normativo, in modo da scongiurare un improvviso blocco dei cantieri". (il Resto del Carlino)