Elon Musk festeggia la vittoria di Trump portando un lavandino nello Studio Ovale
Ultim'ora news 6 novembre ore 17 Elon Musk ha postato come un matto nella notte elettorale. Tra l’altro è stato il primo ad annunciare la vittoria di Donald Trump con questo post su X dal sapore tennistico: «Game, set, match». Uno dei più divertenti è l’autocitazione che si è fatto con il meme di se stesso che entra nello Studio Ovale tenendo in mano un lavandino. Questo è il commento: «Facciamolo digerire». (Milano Finanza)
Su altri media
Che non è più l’ostile New York; è la calda Florida, ieri spazzata da un vento impetuoso. Già l’ha previsto, mentre votava: «Il margine non sarà neppure così stretto». A Washington, Kamala Harris non si è blindata alla Casa Bianca, protetta dai reticolati e dai servizi segreti. (Corriere della Sera)
Elon Musk ha donato 119 milioni di dollari per sostenere la campagna elettorale di Donald Trump ma la sua scommessa è stata subito ben ripagata dalla vittoria del tycoon, facendo schizzare i titolo di Tesla a Wall Street (+13%) con un guadagno di 13 miliardi di dollari, pari ad un ritorno dell'11.000% del suo contributo. (L'HuffPost)
Nel suo primo discorso dopo la vittoria alle presidenziali sul palco del centro congressi di Palm Beach, Donald Trump ha ringraziato ed elogiato Elon Musk. Lo ha definito “una stella nascente”, un “supergenio da proteggere”. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo i primi endorsement, il proprietario di SpaceX e del social media X ha assunto un ruolo fondamentale nella campagna elettorale di Donald Trump. Ora, con l’elezione del candidato repubblicano alla Casa Bianca, è prevedibile che avrà una posizione all’interno del governo. (Sky Tg24 )
Le azioni Tesla sono salite fino a oltre 280 dollari, accelerando quello che sarebbe un nuovo record per le azioni, eclissando un precedente massimo di 273,54 dollari stabilito il 27 ottobre. Fatti principali (Forbes Italia)
«Ieri pomeriggio ero a casa di Trump, a Mar-a-lago, con noi c'era anche Elon Musk. Quando abbiamo visto che Donald era avanti anche nelle grandi città abbiamo capito che avremmo vinto». (Corriere TV)