Libano, Meloni: "Il cessate il fuoco sia un punto di partenza e non di arrivo"

Libano, Meloni: Il cessate il fuoco sia un punto di partenza e non di arrivo
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Liberoquotidiano.it ESTERI

Libano, Meloni: "Il cessate il fuoco sia un punto di partenza e non di arrivo" "L’annuncio di un cessate il fuoco in Libano è uno sviluppo molto importante e positivo, ma va considerato come un punto di partenza e non come un punto di arrivo”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla giornata conclusiva della decima edizione dei ‘Rome Med Dialogues’, la conferenza organizzata dal Ministero degli Esteri e da Ispi. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

I pesanti bombardamenti a Beirut La tregua tra Israele e Hezbollah in Libano “è stata quasi inaspettata, nessuno più credeva che si sarebbe raggiunto un cessate il fuoco”. Così a LaPresse Valentina Corona, capa missione dell’organizzazione umanitaria internazionale Intersos in Libano. (LAPRESSE)

Il cessate il fuoco in Libano "è una gran bella notizia", alla quale "abbiamo dato un contributo importante anche con la riunione del G7 di Fiuggi": "è un successo anche italiano perché con la presidenza del nostro paese siamo ancora una volta riusciti a dare un contributo per la pace". (Tiscali Notizie)

La speranza è che ora tocchi a Gaza. E che la convergenza di interessi che ha reso possibile la tregua in Libano, ormai in vigore, si ricrei per la Striscia. L’interesse dell’amministrazione americana di Biden a non consegnare al presidente eletto Trump il merito di aver posto fine alla guerra. (Avvenire)

Beirut, feste e caroselli nella capitale: Hezbollah già si riorganizza

Dopo settimane di intensi negoziati alle 4 della scorsa notte Israele ed Hezbollah hanno fatto tacere le armi. Perché Israele non ritira subito le sue truppe dal Libano nonostante la tregua con Hezbollah L’accordo raggiunto ieri sera per un cessate il fuoco in Libano prevede che le truppe israeliane potranno per altri 60 giorni presidiare il sud del Paese. (Fanpage.it)

Migliaia di persone, con i materassi legati sopra le loro auto, si dirigono verso sud (LAPRESSE)

DAHIEH (BEIRUT) — Nel primo giorno di tregua, più ci si avvicina al cratere di Beirut e più si avverte l’eccitazione della folla. Ci si inoltra nei vicoli sconclusionati di Dahieh avanzando tra carcasse d’auto e rovine che una volta erano palazzi di quindici piani e oggi fanno da proscenio al carosello sciita. (la Repubblica)