Impagnatiello, perché l'accusa parla di «triade oscura» e chiede l'ergastolo: «Il delitto di Giulia è un viaggio nell'orrore»
Un narcisista criminale, freddo, senza scrupoli che dopo aver progettato per settimane come eliminare Giulia Tramontano e il bambino che lei porta in grembo da 7 mesi, la massacra con 37 coltellate per toglierla di mezzo e proseguire indisturbato la relazione con l’amante: per l’accusa è questo e molto di peggio Alessandro Impagnatiello, e merita l’ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno. «Un uomo fragile e misero» che in un raptus uccide la donna che aveva scoperto il suo tradimento, dice la difesa chiedendo clemenza ed una pena detentiva inferiore all’ergastolo. (Corriere Milano)
La notizia riportata su altri media
È un viaggio anche fisico, che obbliga a partire da Sant’Antimo in provincia di Napoli, quando è ancora notte, attraversare l’Italia in treno per essere lì, a pochi passi dall’assassino della loro figlia. (Corriere Milano)
Ovvero uccidere la compagna Giulia Tramontano. In aula gli avvocati difensori hanno definito Alessandro Impagnatiello come un uomo fragile, estremamente vulnerabile e in balia di se stesso. (Fanpage.it)
Un omicidio considerato dalla pm Alessia Menegazzo un "viaggio nell'orrore", secondo la requisitoria. Quest'oggi è infatti attesa la richiesta d'ergastolo per il killer di Giulia Tramontano. (Il Giornale d'Italia)
Il 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si chiuderà in primo grado il processo a carico di Alessandro Impagnatiello. (leggo.it)
E poi quelle ultime frasi, rivolte non all’imputato ma alla vittima di questa storia, con Giulia ricordata come «una donna straordinaria e forte, pronta ad occuparsi da sola del bambino che aspettava». (Corriere Milano)
Per l'imputato l'accusa ha chiesto la condanna all'ergastolo e l'isolamento diurno per 18 mesi, mentre la difesa ha chiesto il minimo della pena prevista in questi casi. (Civonline)