VIDEO Elezioni USA 2024, Casini: "Vittoria Trump? Attrezziamoci al peggio e speriamo nel meglio"
“La politica americana è molto meno lontana di quello che sembra. Chiunque vinca, il tema della NATO e del pagamento dei nostri oneri ci sarà, non si può sfuggire. Credo che faccia bene il governo e un po’ tutta la politica italiana ad avere molto senso della misura, perché chiunque vinca le elezioni americane noi siamo destinati a continuare in questa specie di rapporto geneticamente indissolubile tra noi e gli Stati Uniti d’America”, lo ha detto Pier Ferdinando Casini, rispondendo alle domande dei cronisti sulle ricadute in Europa di una possibile vittoria alle elezioni Usa 2024 di Donald Trump, a margine della festa del quotidiano ‘Domani’ a Roma (LAPRESSE)
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Eppure, l’attenzione che abbiamo prestato alla nottata elettorale americana, tra lunghe maratone televisive e dibattiti pubblici tra esperti, è paragonabile (se non superiore) a quella che siamo soliti riservare alle nostre elezioni Politiche ed Europee. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lunedì 11 novembre 2024 Sondaggi TP, speciale elezioni USA: ecco cosa ne pensano gli italiani. (agenzia giornalistica opinione)
Il suo sostegno all’Ucraina, assicurato fin da quando era all’opposizione, le ha procurato le simpatie americane consentendole di stabilire un rapporto perfino confidenziale con l’amministrazione democratica (il celebre bacio sulla testa di Joe Biden). (La Gazzetta del Mezzogiorno)
A capo di una casa editrice, la Giubilei Regnani, presidente della Fondazione Tatarella, che ha organizzato il 5 ottobre il più importante congresso dei conservatori in Italia, ex consigliere al ministero della Cultura e appena tornato dall’America dopo una selezione per l’International Visitor Leadership Program come uno dei più promettenti “leader emergenti”. (MOW)
È scappato detto in un comunicato che c’era “soddisfazione”, parola subito cancellata. Ma anche se i pentastellati sperassero in una opportunistica offensiva di pace a Kiev da parte di Trump, non è più il tempo dello zio d’America. (la Repubblica)
A ltro che «brutta notizia». A differenza di Elly Schlein e del Pd, Giorgia Meloni e il suo governo hanno almeno cinque buone ragioni per guardare con ottimismo all'elezione di Donald Trump. Cinque ragioni che spaziano dalla politica alla strategia, dalla difesa all'hi-tech. (il Giornale)