Piccole cose come queste, recensione: la tragedia delle Magdalene Laundries risuona nel volto di Cillian Murphy

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La nostra recensione di Piccole cose come queste, dramma storico di Tim Mielants con un ottimo Cillian Murphy protagonista, già passato per i festival di Berlino e Roma: la tragedia delle Magdalene Laundries negli anni ’80 è raccontata con delicatezza e intensità, senza paura Dopo Magdalene del 2002, Leone d’oro a Venezia, tocca a Piccole cose come queste “rinverdire” la memoria di un periodo estremamente buio della storia irlandese, quello che per due secoli ha visto centinaia di migliaia di ragazze confinate in case prigione gestite da istituti religiosi, a causa delle condotte considerate riprovevoli dalla morale cattolica del periodo. (Spettacolo.eu)

La notizia riportata su altri giornali

Siamo nel 1985 e ci troviamo a New Ross, cittadina irlandese che sorge sulle rive del fiume Barrow. (Vanity Fair Italia)

Il film diretto da Tim Mielants è completamente focalizzato sulle capacità attoriali di Cillian Murphy, che sa trasmettere il dilemma al centro della storia, restando nello spirito della Natività Nel sud dell’Irlanda, a metà anni ’80, si aspettano le feste contando i risparmi e combattendo il freddo. (Diocesi di MIlano)

Piccole cose come queste è stato presentato in apertura del Festival del cinema di Berlino lo scorso febbraio, con il titolo originale di Small Thing Like These. Dal 28 novembre 2024 è nelle sale di tutta Italia, riconoscibile tramite il volto inconfondibile di Cillian Murphy che interpreta il protagonista del film. (CiakClub)

Sia il libro che il film sono ispirati dalla storia vera di uno scandalo religioso che ha drammaticamente segnato l’Irlanda. Piccole cose come queste è finalmente arrivato nei cinema italiani il 28 novembre 2024 dopo l’anteprima a febbraio al Festival del cinema di Berlino, che ha inaugurato come film d’apertura. (CiakClub)

Parliamoci chiaro: brucia ancora nel cuore cattolico dell’Irlanda la ferita delle Case Magdalene, gli istituti di suore in cui venivano ospitate «giovani sfortunate», o meglio: ritenute immorali, per lo più ragazze madri, costrette a un duro regime quotidiano di lavoro e privazioni e spesso private con la forza dei cosiddetti «figli della colpa». (Corriere della Sera)

Le relazioni genitori-figli sono al centro del weekend in sala: è infatti questo il tema principale di due dei titoli più attesi della settimana, “Piccole cose come queste” e “Hey Joe”. Durante il periodo natalizio del 1985, l’uomo però scopre alcuni segreti che riguardano il convento della sua città e che lo porteranno a confrontarsi con il suo traumatico passato. (Il Sole 24 ORE)