Milano, aperto l'Anno santo in duomo
Con una cerimonia in cui sono stati un elemento importante i migranti, si è aperto anche nell'arcidiocesi di Milano l'anno Santo. Dopo la lettura della Parola nella chiesa di Santo Stefano, parrocchia dei migranti, è iniziata la processione verso il Duomo con alla testa la Croce lignea preparata per il Sinodo Minore milanese Chiesa dalle Genti, dove l'arcivescovo Mario Delpini ha celebrato la messa insieme ai Canonici del Capitolo Metropolitano, i membri del Consiglio Episcopale Milanese, i Cappellani dei Migranti e i Rettori delle Chiese penitenziali della Diocesi. (TGR Lombardia)
Su altre fonti
Lo fa simbolicamente dando voce a quattro interpreti-testimoni di questa speranza. “La nostra Chiesa di Perugia-Città della Pieve apre l’anno del Giubileo in diocesi mettendosi in ascolto della domanda di speranza che c’è nella Città dell’Uomo. (TuttOggi)
Nella bolla d’indizione «Spes non confundit» (La speranza che non delude), il Santo Padre ha anche invitato tutte le diocesi del mondo a inaugurare il Giubileo questa domenica 29 dicembre, con una celebrazione eucaristica e una processione simbolica, che costituisce un’occasione per tutta la comunità cristiana di riflettere sul cammino di speranza e misericordia, elementi centrali del Giubileo. (gonews)
In quel discorso non erano presenti parole come correzione morale, redenzione, pietà, perdono ma c’erano parola ben più pregnanti come populismo penale, capri espiatori, razzismo, disumanità. (il manifesto)
Nel giorno in cui la chiesa ricorda santo Stefano, il primo martire, Papa Francesco ha presieduto il rito nella cappella del carcere romano dedicata al Padre Nostro. Mentre fuori era ancora buio e Roma dormiva, l’attività all’interno del nuovo complesso di Rebibbia era già frenetica alle 6.30 di questa mattina, 26 dicembre. (DIOCESI DI ROMA)
L’indulgenza è un aiuto supplementare a quello del sacramento della riconciliazione". "Ci viene offerta l’indulgenza, e cioè la certezza che Dio non solo ci abbraccia come un padre, come nella parabola del figliuol prodigo, quando ritorniamo a lui dopo il nostro peccato, ma si fa anche medico delle conseguenze che il peccato ha prodotto in noi. (LA NAZIONE)
Rilanciamo volentieri l’articolo apparso ieri sul Corriere della Sera a firma di Gian Antonio Stella, che ha avuto la sensibilità, non solo giornalistica, di soffermarsi sul messaggio che Papa Francesco ha voluto dare aprendo in Vaticano la Porta Santa su quella carrozzina da lui spesso utilizzata negli ultimi tempi. (Corriere della Sera)