“Un anno senza il mio Kevin, ora la verità”: la strage di Brandizzo e il dolore di Massimo Laganà
Brandizzo (Torino), 27 agosto 2024 – “Sono rimasto a quel 30 agosto 2023. Alla strage di Brandizzo, alla morte del mio Kevin. Non passa. Da allora per me tutti i giorni sono uguali. Sì, gli amici e i parenti sono sempre stati presenti. Ma io, Kevin e Antonino, l’altro mio figlio più grande, eravamo un tutt’uno”. Massimo Laganà risponde al telefono a Quotidiano.net da Vercelli, dove è rimasto. “Perché qui c’è lavoro e famiglia, qui ho seppellito Kevin”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre fonti
Torino Il 31 agosto 2024 sarà passato un anno dalla tragedia in cui i cinque operai Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34 anni, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, Giuseppe Saverio Lombardo, 53 anni, Giuseppe Aversa, 49 anni, persero la vita mentre lavoravano per mantenere in efficienza in nostri binari. (USB)
Le vittime sono due sorelle, un fratello e una nipote trentenne dell’uomo che, tornati in città per i funerali della donna, avevano manifestato l’intenzione di vendere l’abitazione dove lui e la madre avevano vissuto per tutta la vita. (Frosinone News)
Una strage sul lavoro per cui l'inchiesta, coordinata dalla Procura di Ivrea, è ancora in pieno corso. Gli indagati sono i due superstiti del gruppo di lavoratori: Antonio Massa, allora caposcorta di Rfi, Andrea Gibin Girardin, capocantiere di Sigifer, l'azienda incaricata di effettuare i lavori di manutenzione, e, sempre di Sigifer il direttore generale Franco Sirianni, il direttore tecnico Cristian Geraci, la legale rappresentante Simona Sirianni e il socio Daniele Sirianni. (Il Messaggero Veneto)
In quel maledetta notte tra mercoledì e giovedì cinque operai furono travolti e uccisi mentre lavoravano sui binari da un treno diretto al deposito e in viaggio a 160 chilometri all'ora. Gli indagati sono i due superstiti del gruppo di lavoratori. (leggo.it)