Berlinguer, la grande rinuncia

Il film di Andrea Segre sul segretario comunista cede alla nostalgia e cerca di rappresentare il compromesso storico come una grande ambizione. Mentre l’eredità di quegli anni andrebbe interrogata in modo radicale «Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona» cantava Giorgio Gaber all’indomani dello scioglimento del Pci nel 1991, elencando con ironia, e autoironia, i tic e le contraddizioni di chi per decenni in Italia si è definito «comunista». (Jacobin Italia)

La notizia riportata su altre testate

È la riflessione di Elio Germano, ospite al Parma Film Festival dove ha presentato La ambizione, in riferimento agli scontri di sabato 9 novembre a seguito del corteo di estrema destra nel centro del capoluogo di regione. (La Repubblica)

La grande ambizione di Enrico Berlinguer era quella di elevare una giovane nazione repubblicana che in quegli anni (1973-'78) provava a diventare adulta, nonostante la strategia della tensione che faceva di tutto per farla sprofondare nell'irrazionalità e cedere alla paura. (MYmovies.it)

MONTEBELLUNA – La Festa del Cinema di Roma ha di recente incoronato quale miglior attore il bravo Elio Germano, protagonista del film “Berlinguer la grande ambizione”. A dirigere il film, il regista Andrea Segre che dopo il successo romano sta presentando nelle sale italiane la sua opera e domani farà tappa a Montebelluna. (Oggi Treviso)

"La grande ambizione" ovvero: Berlinguer restituito alla storia

Il bravissimo attore Elio Germano interpreta il segretario del Partito Comunista Italiano. In questi giorni in Italia è uscito il nuovo film di Andrea Segre “La grande ambizione”, racconto della vita politica e privata di Enrico Berlinguer. (Il Fatto Quotidiano)

Elio Germano si conferma (Inside Over)

È un omaggio a uno dei politici più amati dagli italiani, capace di essere vicino alla gente e di mettersi in suo ascolto. Perché il film "Berlinguer. (MYmovies.it)