La recensione di Astro Bot: probabilmente la cosa più divertente e geniale a cui giocherete quest’anno

La recensione di Astro Bot: probabilmente la cosa più divertente e geniale a cui giocherete quest’anno
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L’ingresso del robottino Astro nel mondo dei videogiochi ha sicuramente del particolare. Atterrato nel 2018 su PlayStation 4 con un titolo VR, in poco tempo ha acquistato l’affetto di una grande fetta di pubblico. La svolta è arrivata con la PlayStation 5 e il geniale esperimento di Astro’s Playroom nato principalmente per mostrare le caratteristiche e performance del nuovo DualSense. Ma quello che ha ottenuto è stato molto, molto di più. (Tech Princess)

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Con Astro Bot Sony potrebbe aver finalmente trovato quella mascotte che da troppo tempo mancava nell’universo PlayStation. Entrambi i personaggi nel tempo hanno fatto moltissima strada, tanto che oggi sono delle icone riconoscibili anche da chi non è appassionato di videogiochi (WIRED Italia)

Astro Bot è un giocattolo, è pura meraviglia, una manifestazione genuina e lampante del concetto di divertimento. Platform tridimensionale in tutto e per tutto, che propone una struttura globale simile a quanto visto in Super Mario 64 e Super Mario Galaxy, dimostra ancora una volta tutto il talento dei ragazzi in forza al Team Asobi, ormai legati in un rapporto quasi simbiotico con la saga e la simpaticissima mascotte di Sony. (GameSoul)

Astro Bot, la recensione del primo vero platform di nuova generazione per PS5

Non che il capitolo VR, Rescue Mission, non sia stato un capolavoro - anzi, è una delle esperienze più straordinarie che si possano vivere al di fuori e dentro la realtà virtuale (e questa frase non rende l'idea di quanto fantastico sia quel titolo) - ma diciamocelo, quanti tra di voi hanno avuto la fortuna di metterci le mani? Molti meno di quelli che meriterebbe, purtroppo. (SmartWorld)

C'è stato un tempo lontano in cui l'apparizione del logo PlayStation al centro dello schermo del televisore preannunciava una festa di suoni e colori destinata ad animare lunghi pomeriggi spensierati: quando Naughty Dog era conosciuta in quanto casa produttrice di Crash Bandicoot e Jak & Daxter, quando il draghetto Spyro planava sorridente lungo fondali onirici, o ancora quando il giovane Kakeru/Spike si armava di retino per catturare un esercito di scimmie impazzite, la casa giapponese si concedeva di frequente delle scampagnate lontano da quella maturità e la vena drammatica che poi, strada facendo, si sono imposte come base della sua produzione di bandiera. (Multiplayer.it)

La recensione di Astro Bot: probabilmente la cosa più divertente e geniale a cui giocherete quest’anno