Centro in Albania, cosa c'è dietro l'escamotage dei due migranti "minorenni"

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Migranti

Bastano due sedicenti minori e due "vulnerabili" a confermare la bontà del protocollo Italia-Albania sui migranti che piace a Olanda, Francia e Paesi nordici europei, tanto che per il presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen "l’intesa farà trarre una lezione alla Ue" sul contrasto all’immigrazione clandestina. I primi 16 profughi in cerca del diritto d’asilo sono arrivati stamattina attorno alle otto a bordo della nave Libra della Marina al porto di Shengjin in Albania: sono 10 egiziani e sei bengalesi, soccorsi lo scorso 13 ottobre a bordo di due imbarcazioni di fortuna partite da Sabratha e Zuara, in Tripolitania, hanno percorso a piedi il breve tratto fino all’ingresso della struttura, dove li attendevano medici, interpreti e mediatori culturali. (il Giornale)

Su altri media

– “Vi è stato un unico operatore economico selezionato a cui sono stati affidati lavori relativi alle opere edili ed agli impianti ordinari, che risulta avere la propria sede in Albania. Roma, 16 ott. (Agenzia askanews)

Nel giorno dell'arrivo dei primi 16 migranti nei centri "italiani" in Albania, si scopre che due sono minorenni e "sono stati trasferiti su una motovedetta per essere riportati sulla nave Libra, diretti in Italia". (L'HuffPost)

Al di là del molo i pescatori raccolgono le reti, sono indispettiti da chi, invece, è qui per raccogliere altro: le immagini del porto, in attesa dell’arrivo dei primi 16 migranti a bordo del pattugliatore Libra della Marina Militare italiana. (il manifesto)

Albania, arrivata a Shengjin la nave Libra con 16 migranti

A rischio c'è naturalmente l'incolumità dei migranti che saranno trattenuti nei centri. "Solo oggi ci hanno fatto fare il training per la sicurezza nella struttura di Gjader”, ha raccontato a Fanpage.it uno dei lavoratori albanesi. (Fanpage.it)

di Alessandro Puglia Oggi si apre un nuovo scenario dove "vengono a mancare i diritti fondamentali come quello della difesa sin dal momento in cui viene operata la selezione a bordo tra soggetti vulnerabili e non vulnerabili. (La Stampa)

Si tratta di dieci cittadini egiziani e sei bengalesi, soccorsi lo scorso 13 ottobre a bordo di due imbarcazioni di fortuna, la prima partita da Sabratha, la seconda da Zuara, entrambe località della Tripolitania (la Repubblica)