Le torture in carcere: “Riempitelo di botte tanto ha la pelle nera e non si vede niente”
TRAPANI — Carcere di Trapani, Sicilia. Dal manuale dell’agente penitenziario: «Al detenuto gli si devono dare legnate. Anche a Ivrea così facevamo noi, appena toccavano un collega… a sminchiarli proprio». Ancora: «Facciamoli coricare… Poi quando sono sul letto prendiamoli a secchiate (…) Acqua? È pisciazza mischiata con l’acqua. Mi raccomando prendilo». E ancora: «Ammazziamolo di botte a sto bast… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Denudati, legati, derisi. Tra sputi, calci, pugni, docce di urina, manganellate. (ilmessaggero.it)
Questo comporta un sovraffollamento che ha ripercussioni devastanti sulla vita quotidiana all’interno delle carceri. «Il direttivo della camera penale intende esprimere la propria preoccupazione e denuncia riguardo alle gravi condizioni in cui versano gli istituti penitenziari italiani, con particolare attenzione al carcere trapanese. (Giornale di Sicilia)
Nel reparto blu del carcere Cerulli di Trapani, oggi chiuso per carenze igienico-sanitarie, venivano trasferiti i detenuti in isolamento, spesso con problemi psichiatrici o psicologici, e sottoposti a violenze e torture. (Itaca Notizie)
Pino Apprendi, garante dei detenuti di Palermo, commenta così la notizia dei 46 agenti di polizia penitenziaria indagati per tortura a danno di un gruppo di detenuti del Cerulli. «Ciò che è accaduto nel carcere di Trapani non è un caso: è il risultato di una propaganda al veleno fatta ogni giorno dalle istituzioni, che alimenta un clima di odio nei confronti di chi sta scontando una pena». (La Repubblica)
“Appena succede qualcosa, saliamo nel reparto... li sminchiamo”. E se i dottori parlano. “Sminchiamo anche loro”. I poliziotti si organizzavano in “squadrette” per picchiare i detenuti. /11/2024 06:00:00 (Tp24)
/11/2024 14:43:00 (Tp24)