"Zelensky dice no a tregua con Putin": Orban accusa e Kiev risponde
L'Ucraina rifiuta la tregua di Natale nella guerra con la Russia? Tutto falso. Ad alimentare il caso sono le parole di Viktor Orban. Il premier ungherese monopolizza l'attenzione con una telefonata a Vladimir Putin e chiama in causa Volodymyr Zelensky. Sarebbe stato il presidente ucraino a rifiutare l'ipotesi di una tregua di Natale con scambio di prigionieri. "Alla fine della presidenza ungherese dell'Ue, abbiamo compiuto nuovi sforzi per la pace. (Adnkronos)
Su altre fonti
Il 20 gennaio è vicino, e il fattore tempo sta provocando una frenesia diplomatica che non si vedeva dall’inizio dell’invasione su larga scala. A seconda della prospettiva da cui la si guarda, la promessa di Trump di finire la guerra in Ucraina in 24 ore suona come una minaccia o un’opportunità. (La Stampa)
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". (Sky Tg24 )
La visita arriva a poche ore dalla telefonata tra Orban e il presidente russo, Vladimir Putin, e un incontro negli Stati Uniti il giorno precedente con il presidente eletto, Donald Trump (Corriere del Ticino)
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato, come fatto ieri dal primo ministro ungherese Viktor Orban dopo una telefonata con Vladimir Putin, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto le proposte dello stesso Orban per uno scambio di prigionieri e una tregua natalizia. (La Nuova Venezia)
Il primo ministro ungherese ha telefonato a Putin per discutere della fine della guerra, apparentemente senza includere l'Ucraina nella conversazione (Open)
«Le battaglie nella città di Pokrovsk, nella provincia di Donetsk, sono eccezionalmente dure e richiedono ai vertici militari ucraini di prendere decisioni non convenzionali». Lo ha affermato - come riportano i media locali - il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, al termine di una visita alla 38. (Corriere del Ticino)