Dimensionamento scolastico: TAR Campania sospende il decreto interministeriale. Valditara: 'Ordinanza verrà impugnata'
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Accolto il ricorso della Regione Campania: sospeso il decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico e rimessa alla Corte Costituzionale la questione di legittimità della norma. Con ordinanza n.5884/2023 di oggi, il TAR Campania (Napoli, sez. IV), ha accolto la richiesta cautelare e di rimessione alla Corte Costituzionale presentata dalla Regione contro il decreto del Ministro dell’Istruzione e del merito e del MEF con il quale il numero delle autonomie scolastiche era stato ridotto da 965 a 839. (Tuttoscuola)
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M5S, Villani: "Bene la pronuncia del Tar sul dimensionamento scolastico" “Siamo stati tra i primi a sollevare il grave problema” (Ottopagine)
Si tratta delle norme che prevedono una riduzione del numero di scuole autonome. Il Tribunale amministrativo regionale della Campania (Tar, sede di Napoli) ha accolto un ricorso della Regione Campania ed ha sospeso il decreto interministeriale (Ministeri dell'istruzione e Ministero dell'economia e delle finanze) sul dimensionamento scolastico. (AltamuraLife)
A Palazzo De Nobili è un discorso ancora del tutto aperto quello sulla riorganizzazione delle autonomie scolastiche del territorio provinciale. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)
Il Tar di Napoli accoglie il ricorso della Regione Campania e sospende il decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico che avrebbe ridotto il numero delle istituzioni già dal prossimo anno. (quotidianodipuglia.it)
La mappa degli istituti d’istruzione dei prossimi tre anni in Calabria dovrà essere definita entro la fine di novembre. La scuola è una smorfia che affonda nell’incertezza di giorni inquieti, tra diritti negati e doveri obbligati. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
Tuttavia, di fronte alla decisione del Tar, il ministro Valditara non ha fatto attendere la sua riposta: “L’ordinanza del Tar Campania che sospende l’applicazione del dimensionamento per la regione verrà immediatamente impugnata” e annuncia di essere “già al lavoro con l’Avvocatura Generale dello Stato per ricorrere al Consiglio di Stato fiduciosi della bontà delle nostre ragioni”. (Tecnica della Scuola)