Santo Romano ucciso a San Sebastiano al Vesuvio, prima l’assassinio poi lo spritz a Chiaia: la fuga del babykiller
Dice di averla acquistata dagli zingari di Scampia. E svela anche il prezzo del “ferro” nascosto in auto: «La pistola? L’ho pagata 500 euro». Vero o falsa che sia questa storia dei rom, basta da sola a mettere a fuoco la personalità di Luigi, il 17enne indagato per l’omicidio del 19enne Santo Romano, sabato notte a San Sebastiano al Vesuvio. Uno che ha ammazzato un ragazzo inerme, che non ha avuto esitazione a sparire dalla circolazione, per passare da una movida all’altra: dalla piazza principale di San Giuseppe Vesuviano alla zona dei baretti di Chiaia e degli chalet del lungomare, giusto «per finire la serata», magari a bere uno spritz (ilmattino.it)
Su altre fonti
Ci sono più analogie tra i due delitti, quello degli chalet di Mergellina a Napoli e quello avvenuto a San Sebastiano al Vesuvio, davanti al Comune. Un filo rosso, del colore del sangue e della violenza. (Corriere della Sera)
C'è chi lo ha aiutato a fuggire, chi ne ha coperto la fuga, chi lo ha aiutato a disfarsi della pistola, chi invece lo ha ospitato durante la notte e chi, sui social, ha inneggiato alle pistole subito dopo i fatti. (ilmattino.it)