Omicidio di Sharon Verzeni, l’assassino in bicicletta ha confessato: “Ho ucciso tanto per farlo”
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A un mese esatto dal delitto, è arrivata la svolta. Questa notte è stato fermato dai carabinieri un italiano di 31 anni gravemente indiziato di essere il presunto assassino di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni uccisa per strada a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. L’uomo si chiama Moussa Sangare, è nato a Milano da genitori del Mali – ha la cittadinanza italiana – e vive a Suisio, un comune poco distante dal teatro del delitto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altre fonti
Il commento di Laura Ravetto Il riferimento, non troppo velato, riguarda il recente dibattito politico sulla cittadinanza agli immigrati riacceso dal leader di Forza Italia Antonio Tajani che si è detto favorevole allo Ius scholae. (Virgilio Notizie)
Durante l’interrogatorio di ieri notte, giovedì 29 agosto, Sangare ha detto agli inquirenti di aver ucciso, a coltellate, la donna senza alcun motivo. Nato a Milano, da un famiglia di origine africana, vive a Suisio, in provincia di Bergamo, distante appena cinque chilometri da Terno d’Isola. (Open)
L'uomo è nato in Italia da una famiglia originaria della Costa d'Avorio. Disoccupato, è nato a Milano e residente a Suisio, pochi chilometri di distanza da Terno d'Isola (Bergamo), il paese dove è avvenuto l'omicidio. (Il Messaggero Veneto)
Nel fotogramma vediamo il 30enne a bordo della sua bicicletta mentre si allontana da via Castegnate, luogo in cui la 33enne è stata colpita mortalmente da quattro fendenti mentre faceva una passeggiata notturna. (Virgilio Notizie)
Ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni il 31enne fermato oggi. Era stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, mentre scappava in bici dal luogo, dove è stata accoltellata la barista 33enne, uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d'Isola nel bergamasco. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
«Stanotte al termine di serratissime indagini siamo pervenuti a identificare il signore in bicicletta che ha reso prima spontanee dichiarazioni poi, in sede di interrogatorio, ha reso una piena confessione» dell’omicidio di Sharon Verzeni: è quanto ha detto Maria Cristina Rota, procuratore aggiunto a Bergamo, in merito al fermo del killer della 33enne di Bottanuco durante la conferenza stampa che si è tenuta alle 12 di venerdì 30 agosto in Procura a Bergamo e che fa luce sul delitto di Terno consumato un mese fa. (L'Eco di Bergamo)