Putin: forze di pace in Ucraina sì, ma non Paesi che armano
Putin ha espresso in modo fermo e categorico la sua contrarietà all’idea di introdurre forze di pace in Ucraina, qualora queste includessero Paesi che sostengono il governo di Kiev attraverso l’invio di armamenti. Questa posizione è stata ribadita dal direttore del Dipartimento delle organizzazioni internazionali del Ministero degli Esteri russo, Kirill Logvinov, in un’intervista esclusiva rilasciata alla Tass, l’agenzia di stampa russa. (Ultima Voce)
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La Russia è «categoricamente contraria» alla presenza di forze di pace in Ucraina che prevedono la presenza di Paesi che forniscono armamenti a Kiev. Ad affermarlo è Kirill Logvinov, direttore del Dipartimento delle organizzazioni internazionali del ministero degli Esteri russo, in un'intervista alla Tass (ilmessaggero.it)
La Russia ha espresso una ferma opposizione all’idea di schierare forze di pace in Ucraina provenienti da nazioni che attualmente forniscono supporto militare a Kiev. (GiornaleSM)
Da Mosca arriva il più brusco dei "no" al piano abbozzato da Emmanuel Macron, con l'invio di militari europei "volenterosi" per garantire il rispetto del cessate il fuoco (eventuale) in Ucraina. (Libero Quotidiano)
La Russia è 'categoricamente contraria' alla presenza di forze di pace in Ucraina che prevedono la presenza di Paesi che forniscono armamenti a Kiev. Ad affermarlo è Kirill Logvinov, direttore del Dipartimento delle organizzazioni internazionali del ministero degli Esteri russo, in un'intervista alla Tass (l'Adige)
ROMA ROMA. La Russia è "categoricamente contraria' alla presenza di forze di pace in Ucraina che prevedono la presenza di Paesi che forniscono armamenti a Kiev". Ad affermarlo è Kirill Logvinov, direttore del Dipartimento delle organizzazioni internazionali del ministero degli Esteri russo, in un'intervista alla Tass (Trentino)
"Le questioni di cui stiamo discutendo in relazione alla regolazione della situazione in Ucraina sono molto complesse e richiedono molti sforzi aggiuntivi": così il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha commentato le parole con cui il presidente americano Donald Trump ha ventilato la possibilità di dazi secondari sul petrolio russo se non si dovesse raggiungere un accordo per mettere fine alla guerra in Ucraina. (www.altoadige.it)