Arrivano gli avvisi bonari più leggeri

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Italia Oggi ECONOMIA

Cambia la sanzione negli avvisi bonari per omessi e ritardi versamenti di imposte: per quelli relativi a violazioni commesse dal 1 settembre la pena pecuniaria amministrativa passa dall’attuale 10% all’8,33% dell’imposta non versata (o pagata in ritardo). La sanzione citata del 10% invece resta valida per tutti i versamenti omessi o effettuati in ritardo la cui scadenza era prevista fino al 31 agosto scorso. (Italia Oggi)

Su altri media

Le nuove norme sull’Omesso versamento Le modifiche al Decreto Legislativo 87/2024 stabiliscono che l’omesso versamento delle ritenute e dell’IVA diventa penalmente rilevante se le somme non vengono saldate entro il 31 dicembre dell’anno successivo alla presentazione della dichiarazione annuale. (Economy Magazine)

La riforma delle sanzioni tributarie ha dato il via ad un nuova procedura dell’AdE, il cui scopo è quello di sollecitare l’adempimento spontaneo dei contribuenti. Una volta ricevuto l’avviso bonario, il diretto interessato ha la possibilità di regolarizzare il versamento dell’Iva o delle ritenute, evitando di incorrere nel reato di omesso pagamento. (QuiFinanza)

Entro il 30 settembre 2024 scadrà per la prima volta il nuovo termine introdotto dalla riforma delle sanzioni tributarie entro il quale l’agenzia delle Entrate dovrà inviare gli avvisi bonari per consentire ai contribuenti di versare l’Iva o le ritenute dovute ai fini della non punibilità del reato di omesso versamento. (NT+ Fisco)

Questo periodo di “pausa” fiscale, che copre i mesi di agosto e dicembre, è stato introdotto per offrire un momento di tregua ai contribuenti, evitando che debbano affrontare notifiche fiscali durante le ferie estive o le festività natalizie. (InvestireOggi.it)

potranno essere versate entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione. 36-bis (controlli automatici) ex DPR 600/1973; (Fisco7)

Controlli fiscali, stop alla tregua estiva: dal 4 settembre riparte il calcolo dei giorni a disposizione per pagare gli avvisi bonari, così come per l'invio dei documenti richiesti dall'Agenzia delle Entrate Riparte dal 4 settembre la routine che impegna contribuenti e intermediari, in primis sul fronte dei pagamenti dovuti al Fisco e dell’invio dei documenti richiesti. (Informazione Fiscale)