Ragioneria dello Stato: l'indipendenza da garantire

Ragioneria dello Stato: l'indipendenza da garantire
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Corriere della Sera INTERNO

Si racconta che alla fine degli anni Quaranta il presidente Luigi Einaudi chiese a Cesare Merzagora se vi fosse un incarico nell’amministrazione della nuova Repubblica, per il quale gli avrebbe fatto piacere essere considerato. «Uno solo — avrebbe risposto Merzagora — ambirei all’incarico di Ragioniere generale dello Stato». «Vedrò che cosa posso fare», pare disse il presidente, salvo alcuni giorni dopo comunicargli che altri ruoli erano possibili, ma la Ragioneria generale purtroppo no. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Per la prima volta la poltrona di Ragioniere generale dello Stato è pronta ad andare a una donna. Il tetto di vetro è lì lì per rompersi. (L'HuffPost)

Biagio Mazzotta , diventato Ragioniere generale il 23 maggio 2019 dopo 30 anni esatti di carriera direttiva nelle stanze di Via XX Settembre, avrebbe accettato, a malincuore, l’offerta della presidenza di Fincantieri, lasciata vacante a metà giugno dalla tragica scomparsa del generale Claudio Graziano . (Il Sole 24 ORE)

Daria Perrotta è prevista come sua sostituta (Milano Finanza)

Anac, le mosse del governo: cosa sta succedendo

Certamente non è “la fine della Ragioneria generale dello Stato”, come pure si ripete da giorni nel palazzone romano di via XX Settembre che ospita il ministero dell’Economia. (Il Fatto Quotidiano)

Presto, questione di ore o giorni, cambierà vita. Non sarà più Ragioniere generale dello Stato, incarico di prestigio e responsabilità che ricopre dal 2019. (la Repubblica)

Giancarlo Giorgetti e Biagio Mazzotta non si sopportano più. «Dice di sì quando deve dire no e dice no quando deve dire sì», racconta uno dei tanti che lo vorrebbe altrove. (La Stampa)