Il primario aggredito: "Non abbiamo più libertà di scelta sui pazienti"

Il primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme, Rosarino Procopio, è stato aggredito ieri sera dai parenti di una degente che doveva essere dimessa dal reparto di Osservazione breve intensiva. Procopio, durante il colloquio con i familiari, stava spiegando che il periodo di osservazione clinica era terminato, l'iter diagnostico concluso e la signora poteva rientrare a casa con la terapia prescritta dai sanitari. (Gazzetta di Parma)

Su altri giornali

Ho avuto paura che finisse male. «Sono deluso, stanco, amareggiato. (Corriere della Sera)

Lamezia Terme – Primario colpito con un manganello in pronto soccorso, in manette l’aggressore. Continua l’ondata di aggressione ai medici e al personale sanitario negli ospedali in Italia. L’ennesimo atto di violenza è avvenuto a Lamezia Terme, ieri sera. (Tuscia Web)

Ennesimo episodio di violenza contro il personale sanitario. Il medico stava spiegando che il periodo di osservazione clinica era terminato, l’iter diagnostico concluso e la signora poteva rientrare a casa con la terapia prescritta. (Il Fatto Quotidiano)

Lamezia Terme, primario dimette un paziente: il familiare contrario alle dimissioni aggredisce a manganellate il medico

È stato arrestato dalla Polizia per lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere, l'autore dell'aggressione ai danni del primario del Pronto soccorso di Lamezia Terme Rosario Procopio, colpito ieri sera con un manganello. (LaC news24)

Riceviamo e pubblichiamo "La folle caccia agli operatori sanitari non conosce sosta e si arricchisce purtroppo ogni giorno di nuove notizie di violenza ai loro danni. Questa volta la vittima di... (Virgilio)

Ha un nome e un volto l'autore dell'aggressione al primario del Pronto soccorso lametino, Rosarino Procopio, colpito ieri sera con un manganello durante un colloquio con i familiari di una paziente, in cui stava spiegando che il periodo di osservazione clinica era terminato e che, a iter diagnostico concluso, (Secolo d'Italia)